Quoto in toto quanto detto da Morgana e da Barbara anche se tutte le volte che leggo/sento discorsi in cui ci si domanda cosa è la diversità o se io sono diverso dagli altri o gli altri da me, mi viene sempre in mente l'ultima scena di un famosissimo libro di Matheson (che non c'entra niente con la trasposizione cinematografica) in cui il protagonista diventa una "leggenda" tra i vampiri, che ormai costituiscono la condizione di normalità, proprio come i vampiri precedentemente lo erano per l'uomo;
In sostanza, non esiste la "normalità", esiste una condizione di interpretazione della stessa in base alla propria condizione e a quella di tutto il resto (IMHO)
ogni passione, di qualunque tipo sia, porta ad avere comportamenti stravaganti.
svegliarsi alle 5 di mattina per andare a farsi 35km a ferragosto è stravagante; ma è ugualmente stravagante, chessò, prendersi un aeroplano e farsi qualche milachilometro per andarsi a vedere il concerto del proprio gruppo preferito, o per andare a visitare la tomba di uno scrittore, per assistere a una partita di calcio, e via e via dicendo.
ogni passione nell'atto di perseguirla comunica sensazioni genericamente gratificanti, e quasi sempre farà credere a chi la assecondi che sia qualcosa di unico, irripetibile, che solo pochi affini potranno gustarsi e condividere. e così, in parte, credo che sia.
ma da qui al dire che gli altri non si godono le piccole cose che si inseguono con fatica e impegno ce ne passa. perché il proprio sacrificio non penso debba essere l'unità di misura per quello della vita degli altri. mi parrebbe profondamente ingiusto.
ma magari ho travisato il senso delle parole lette.
@Mantissa......probabilmente non ho espresso chiaramente la mia idea.....
io intendevo dire che a volte mi sembro strana perchè rinuncio a tante cose e ti assicuro che non ho una vita facile.....(ma qs è un altro discorso......) per godermi uno spazio tutto mio dedicato alla corsa e ad altri sport che amo immensamente......
e che all'interno di qs forum ho conosciuto tante persone, come me, che fanno delle rinunce per ritagliarsi del tempo da dedicare alla loro passione,
e approfondendo la loro conoscenza, in maniera diretta nei raduni, o semplicemente leggendo le loro storie sul forum ho scoperto che tali persone hanno una marcia in più per quanto mi riguarda, perchè sono capaci di apprezzare tante cose che altri, coi quali lavoro, o che incontro durante altri momenti, danno per scontato.....
non dico che tutto il resto del modo non ha qs sensibilità, dico soltanto che all'interno di qs gruppo ho trovato una molteplicità di persone che ce l'ha......e che sono contenta di farne parte......
grazie per aver condiviso con noi una riflessione così importante e che riguarda un aspetto non facile della tua vita...
le tue parole mi trasmettono un senso di fragilità e al contempo di grande forza...la fragilità è importante perchè ci permette di rimanere umili, e la forza lo è per riuscire a guardare sempre avanti...proprio come quando corriamo...