L'efficienza Tecnica - Appoggio & Rullata

Discussioni sui vari tipi di appoggio e stile di corsa

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michelerossi4
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Re: L'efficienza Tecnica - Appoggio & Rullata

Messaggio da michelerossi4 »

Forse non hai letto bene tutta la discussione, ti consiglio di dargli un occhiata...l'appoggio di tallone è il più traumatico che ci possa essere...il tuo problema è il peso eccessivo...cmq rileggiti i post indietro...
paoletto74
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Re: L'efficienza Tecnica - Appoggio & Rullata

Messaggio da paoletto74 »

Anche io corro sul tallone ed effettivamente posso dirti che dopo un anno di attività', questo modo di correre porta a diversi dolori tra cui la schiena. Il fatto e' che la corsa non e' per tutti e se invece viene resa tale e' grazie alle scarpe giuste che offrono millemila sistemi di attenuazione degli urti. Quando ho iniziato a correre ero 82kg per 174cm . Adesso ne sono 73 e continuo a correre con il tallone e delle gt2170 che sono scarpe che inizialmente mi aiutavano nella pronazione. Tuttavia ogni tanto faccio un 30-60 secondi di corsa sulle punte ed effettivamente cambia la falcata ma mi limito a questo sia per una questione di carico muscolare ma anche dei tendini. Quando cambierò' le scarpe penso' che andrò' su delle neutre o cmq scarpe con un supporto pronazione diverso( mi piacevano le nike structure) se riuscirò' ad arrivare almeno a 70kg ed eventualmente se avrò' problemi metterò' dei plantari ma il peso dell'atleta ( o amatore) e' il punto chiave. Se vuoi volare devi essere leggero ma la preservazione delle articolazioni e legamenti e' più' importante della velocità'. A maggior ragione se non e' per agonismo.
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immax
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Re: L'efficienza Tecnica - Appoggio & Rullata

Messaggio da immax »

Ciao paoletto74, ho letto con attenzione il tuo intervento perchè ha molti punti di contatto con la mia esperienza personale però devo dirti che sulla questione peso devo dissentire un pò..
Considera che io fino all'anno scorso correvo con le 2170 che ha abbandonato (all'inizio in maniera progressiva naturalmente) per le scarpe zero drop e per le fivefinger che, attualmente, sono le scarpe che utilizzo nel 99% delle uscite
Negli ultimi 12 mesi ho corso circa 800 km con le FF e altri 400 alternando le NB MR00 e le 2170 e devo dirti che durante questo periodo il fattore peso è stato decisamente poco influente rispetto alla modifica dell'appoggio.
E' chiaro che un atleta da 100kg non potrà mai tenere delle medie 3,30' al km per la maratona com'è vero che non basterà cambiare le scarpe ad un atleta da 60kg per far si che i suoi tempi scendano magicamente.

Insomma sulla base della mia esperienza posso dire che il peso non è così influente circa tipo di appoggio; certo altra cosa è il tipo di sforzo a cui si va incontro con un appoggio di mesopiede (lasciamo l'appoggio di avampiede agli sprinter professionisti in pista....) e non è un caso che chi modifica l'appoggio (magari dopo un cambio di scarpa come quello che ho fatto io) si ritroverà a "faticare" per tenere il ritmi a cui era abituato con il classico appoggio sul tallone però c'è anche da dire che dopo i primi periodi di adattamento i doloretti muscolari spariranno così come i vari dolori articolari (soprattutto alla schiena come hai giustamente sottolineato) che moltissimi sopportano correndo con appoggio sul tallone.

Ciao !

PS io sono 83 kg circa per 183 cm, non sono proprio grasso ma non posso certo vantare un fisico ad atleta keniano...
paoletto74
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Re: L'efficienza Tecnica - Appoggio & Rullata

Messaggio da paoletto74 »

Ciao, inmax . Ti ringrazio per la risposta. Ma sei passato dalle 2170 a delle minimali direttamente?. Mi sembra un passaggio molto coraggioso che francamente non me la sentirei di fare. Le minimali le potrei provare ma di certo non per sessioni complete di 40-60 minuti. Tu hai mai avuto infiammazioni ai tendini della caviglia? Parlo di quelli interni non del tallone. Perché se hai preso delle 2170 significa che sei pronatore.

P.
gabr179
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Re: R: L'efficienza Tecnica - Appoggio & Rullata

Messaggio da gabr179 »

Ciao, sono alla 5 uscita con rullata classica tallone, mesopiede, avanpiede e finora non ho più dovuto fermarmi per o dolori alle ginocchia di cui mi lamentavo qualche post fa. Sto cercando di impattare di tallone ma col ginocchio leggermente piegato. Ora non Voglio contraddire runners più esperti di me ma finalmente non devo fermarmi per i dolori. La scarpa che uso (Brooks trance 12) anche impattando di tallone ammortizza alla grandissima ed alla schiena non sento alcun fastidio. Speriamo che duri!

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immax
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Re: L'efficienza Tecnica - Appoggio & Rullata

Messaggio da immax »

paoletto74 ha scritto:Ciao, inmax . Ti ringrazio per la risposta. Ma sei passato dalle 2170 a delle minimali direttamente?. Mi sembra un passaggio molto coraggioso che francamente non me la sentirei di fare. Le minimali le potrei provare ma di certo non per sessioni complete di 40-60 minuti. Tu hai mai avuto infiammazioni ai tendini della caviglia? Parlo di quelli interni non del tallone. Perché se hai preso delle 2170 significa che sei pronatore.

P.
No, il passaggio è stato graduale: considera che fino a circa 18/24 mesi fà correvo (saltuariamente) con le classiche scarpe A3 (delle nike Vomero nel mio caso) ma a un certo punto mi sono reso conto che uscendo con una frequenza maggiore avevo sempre molti doloretti.. tutti i runners più esperti mi dicevano che sono "classici doloretti" e che, in sostanza, bisogna imparare a conviverci anche se delle scarpe migliori potevano attenuarli.
Allora ho cominciato a documentarmi meglio, anche grazie al forum, e ho capito che le vecchie Nike non andavano più bene e sono andato in un notissimo negozio di Roma (uno di quelli famosi che si vanta di avere dei veri runner tra i suoi commessi e che è presente con le pubblicità sui giornali di settore e con gli striscioni in molte manifestazioni podistiche amatoriali) nel quale mi hanno fatto fare la solita corsetta sul treadmill con tanto di ripresa con la telecamera.
Il commesso ha sentenziato che sono un pronatore e mi ha fatto scegliere tra alcuni modelli di A4: io presi le 2170 perchè erano quelle che mi sembravano calzare meglio al mio piede.
A quel punto, con rinnovato entusiasmo, ho iniziato a utilizzare le 2170 accorgendomi però che la situazione "doloretti" pur migliorando non si poteva certo definire risolta.
Siccome la storia che un pò bisogna soffrire per correre non mi ha mai convinto (mi pare proprio una grossa stron5ata ad essere sincero...) ho provato a documentarmi da fonti differenti e ho scoperto l'approccio minimalista.
Allora ho cominciato ad affiancare alle uscite le 2170 con delle FF speed che inizialmente usavo per massimo 3/4 km. Sono andato avanti così, incrementando gradualmente la distanza percorsa in FF, man mano che la muscolatura si abituava.
Ad un certo punto, quando correre 10km in FF non era più uno sforzo eccessivo specie per i polpacci ho abbandonato le 2170 e ho preso un paio di NB MR00 per le uscite più lunghe (la pianta del piede ancora "soffriva" un certo affaticamento dopo il 10/12 km) perchè mi sono reso conto che correre alternando due scarpe così differenti era controproducente.

Alla fine di questo lungo racconto (complimenti per la pazienza a chi è arrivato fin qui =D> ) ti posso dire che dolori ai tendini, non quelli della caviglia però, ne ho avuti solamente nei primissimi giorni di utilizzo delle FF (niente di importante però, non mi hanno mai impedito di proseguire gli allenamenti) e che la muscolatura del polpaccio si è abituata dopo qualche mese.
Questi tempi comunque sono estremamente soggettivi per cui lasciano un pò il tempo che trovano: l'importante e non farsi prendere dall'entusiasmo e non esagerare.
Correre da subito sessioni di 40/60 minuti in effetti forse è troppo a meno che tu abitualmente non faccia allenamenti di 2h....

Infine capitolo pronazione: anche qui la situazione di ognuno di noi è particolare e quindi non ci sono regole che valgono per tutti però la mia esperienza diretta (e quella di altre persone con cui mi sono confrontato) mi dice che il meccanismo di pronazione è del tutto naturale e tutti quanti siamo in effetti pronatori.
La "rullata" invece è, a mio avviso, un artificio introdotto dalle scarpe moderne: è ovvio che se hai il tacco diversi mm più spesso della zona mediale dovrai necessariamente toccare terra partendo dal tallone e rullare fino alla punta... questo però non vuol dire che sia il metodo migliore e/o più efficente per correre (e diversi studi medici lo confermano in effetti... qui però si entra in un discorso troppo ampio che ci porterebbe sicuramente off topic)
Discorso diverso per chi ha davvero dei problemi accentuati (e qui parliamo di iperpronatori quindi) ai quali necessitano scarpe adatte e/o solette fatte su misura; mi auguro però che non sia il tuo caso.

Ciao!

PS: sai alla fine cosa mi ha convinto a rivedere le mie convinzioni sulla corsa? Guardare correre un bambino piccolo. Io ne ho due che ho potuto osservare attentamente da quando hanno imparato a camminare e poi a correre... Loro lo fanno con la massima naturalezza, spesso senza scarpe, e ovviamente non impattano con il tallone..... Probabilmente anch'io lo facevo alla loro età senza che nessuno m'avesse insegnato niente, poi sono arrivate le scarpe (ai miei tempi andavano di moda le maledette Balducci ortopediche pure per chi non ne aveva assolutamente bisogno) che dovevano necessariamente avere il supporto plantare e per i decenni successivi il gesto della corsa e della camminata ne sono stati influenzati.
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aroldo74
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Re: L'efficienza Tecnica - Appoggio & Rullata

Messaggio da aroldo74 »

A nipote modesto ed inutile parere....

Se si vuole correre con la tecnica giusta le scarpe non c'entrano. Se corro il riscaldamento poggio la pianta del piede e subito il peso va sul metatarso fino allo stacco.
Quando tiro invece la parte posteriore del piede non sfiora il terreno.
Provate a fare qualche lavoretto svelto suo 200 o 300 mt e ve ne accorgerete.
UNA VITA FA....PB:3000 10'32"- 5 Km 17'55" - 10 Km 36'46" - HM 1h23'13" - MAR. 3h15'48"
Prossima gara.......
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ubald
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Re: L'efficienza Tecnica - Appoggio & Rullata

Messaggio da ubald »

aroldo74 ha scritto:A nipote modesto ed inutile parere....

Se si vuole correre con la tecnica giusta le scarpe non c'entrano. Se corro il riscaldamento poggio la pianta del piede e subito il peso va sul metatarso fino allo stacco.
Quando tiro invece la parte posteriore del piede non sfiora il terreno.
Provate a fare qualche lavoretto svelto suo 200 o 300 mt e ve ne accorgerete.
è nomale a certe velocità (si assume una specie di posizione "sprint", in cui è naturale un contatto ridotto o assente del tallone pure con una drop 12), meno a quelle di passo. Se le scarpe non c'entrano, perchè in natura abbiamo il tallone all'altezza dell'avampiede e usiamo scarpe che "correggono" ciò? ;)
Le scarpe da running con dislivello nacquero seguendo l'idea che sulle lunghe distanze si sarebbe potuto guadagnare allungando la falcata in avanti consentendo un atterraggio morbido (visto che di natura non lo è) sul tallone. L'assunto si è dimostrato errato, visto l'aumento del tasso di infortuni al ginocchio.
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immax
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Re: L'efficienza Tecnica - Appoggio & Rullata

Messaggio da immax »

aroldo74 ha scritto:A nipote modesto ed inutile parere....

Se si vuole correre con la tecnica giusta le scarpe non c'entrano. Se corro il riscaldamento poggio la pianta del piede e subito il peso va sul metatarso fino allo stacco.
Quando tiro invece la parte posteriore del piede non sfiora il terreno.
Provate a fare qualche lavoretto svelto suo 200 o 300 mt e ve ne accorgerete.
Ma no @aroldo74, ogni parere invece è utile, ci mancherebbe!!
E io sono parzialmente d'accordo con te in quanto riconosco che nel tenere ritmi troppo blandi diventa complicato (ma non certo impossibile) appoggiare correttamente la pianta.
Però, e te lo dico per aver provato personalmente la differenza, correre con una scarpa con un drop più o meno accentuato rende più o meno facile (o anche virtualmente impossibile) il corretto appoggio di mesopiede e questo a qualunque andatura.
Quindi con una scarpa a drop zero o giù di li può risultare poco naturale poggiare correttamente il mesopiede correndo a 8 min/km questo è vero, ma è altrettanto vero che con un drop di 12mm è altrettanto innaturale poggiare correttamente senza l'impatto preponderande del tallone a qualunque andatura (e te lo dimostra il fatto che gli "sprint" sulle distanze che hai indicato non vengono mai effettuati con scarpe A3/A4 con 3cm di suola....)
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aroldo74
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Re: L'efficienza Tecnica - Appoggio & Rullata

Messaggio da aroldo74 »

Ho visto un marocchino, uno degli atleti più forti in zona, che con scarpe normali, sicuramente A2 defaticava correndo in punta di piedi, poggiandoli uno di fronte all'altro come su una linea immaginaria.
Ci ho provato anch'io, anche se non tallono mai, nell'uscita seguente e ci si guadagna in velocità (a parità di sforzo) e in minore affaticamento (a parte il dolore ai polpaccio i giorni seguenti).
Presumo quindi che con un approccio graduale si possa comunque correre in maniera più efficiente anche con scarpe non minimaliste.
C'é da dire anche che lui pesava 50kg per 1,75 di statura.... :shock:
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