non è secondo me il braccio dritto che rallenta, ma come dici giustamente è tutto l'insieme del gesto tecnico.Mancio82 ha scritto:A piedi basta allenarsi e pian piano si migliora...
A nuoto vedremo il prossimo inverno quanto migliorerò con l'istruttore; il mio principale problema è la trazione subacquea a braccio dritto anzichè a gomito flesso... oddio ho letto in un libro che non è proprio un erroraccio, però la maggior parte dei nuotatori evoluti nuota così
Se riuscissi anche a stare sui 14 sui 750 e sui 28-30 minuti sui 1500m, mi riterrei già soddisfatto!
Allora per esser pignoli in fase subacquea la mano dovebbe disegnare una S in modo che il vettore perpendicolare al palmo della mano incontri sempre acqua ferma. poi le dita non vanno strette ma tenute in maniera naturalmente aperta perchè tra le dita si creano mulinelli d'acqua che virtualmente ( aumentano la superficie della mano stessa grazie alla densità dell'acqua... così via...
in recupero poi il braccio andrebbe piegato con la mano che sfiora l'acqua, in modo da affaticare meno il tricipite e la spalla (leva di lunghezza minore)
La teoria è bella, ma difficilmente applicabile. Qello che si defe trovare è un gesto tecnico efficente, ma non necessariamente perfetto.
Ci voglio anni a poi vedi la differenza tra una persona che impara da adulto ed una che ha imparato da bambino. nel secondo c'è una maggiore acquaticità.
Nella corsa questo è meno evidente...quindi forse un giorno riuscirò a correre i 10Km in 40'!
Luca

