L'efficienza Tecnica - Appoggio & Rullata
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Re: L'efficienza Tecnica - Appoggio & Rullata
Beh sicuramente il peso, la reattività muscolare e una certa tecnica lo aiutavano sicuramente ma come dici tu le scarpe erano probabilmente A2 che non penso avessero un drop molto elevato: magari non zero ma non penso che vadano oltre i 4mm.
Questo mi conferma che non è tanto questione di scarpa "minimalista" che impone l'appoggio di mesopiede o avampiede quanto le scarpe a drop elevato che lo rendono difficoltoso al limite dell'impossibile e ti portano quindi all'impatto sul tallone (protetto da una strato di gomma) e successiva rullata movimento per il quale il nostro corpo non è stato progettato e al quale si è adattato, per così dire, in seguito alle strategia ricordata da @ubald e risalente agli anni 70/80 in seguito alla quale c'è stata la nascita e la successiva diffusione delle scarpe "col tacco" anche per correre.
Questo mi conferma che non è tanto questione di scarpa "minimalista" che impone l'appoggio di mesopiede o avampiede quanto le scarpe a drop elevato che lo rendono difficoltoso al limite dell'impossibile e ti portano quindi all'impatto sul tallone (protetto da una strato di gomma) e successiva rullata movimento per il quale il nostro corpo non è stato progettato e al quale si è adattato, per così dire, in seguito alle strategia ricordata da @ubald e risalente agli anni 70/80 in seguito alla quale c'è stata la nascita e la successiva diffusione delle scarpe "col tacco" anche per correre.
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Re: L'efficienza Tecnica - Appoggio & Rullata
Ciao, dico anch'io la mia qui. Sono d'accordo che la corsa di mesopiede è una corsa efficiente e meno traumatica. Del fatto che sia "naturale" non sono molto convinto. Questa storia della corsa dei bambini è una bufala, in quanto corrono per pochi metri su superfici artificiali e avendo una muscolatura del piede non ancora formata. Se il natural fosse veramente natural non sarebbe così complicato da ottenere. Sono più convinto di quanto dice Aroldo, e che cioè una buona tecnica di corsa è legata alla velocità della falcata e al peso del runner. E questo produce meno traumi. Per quanto riguarda le scarpe minimali le adotterò quando mi permetteranno di correre sui miei percorsi abituali senza farmi male, cioè mai. Quindi per me va bene una scarpa meno strutturata, ma non minimale, che mi permetta la mia tecnica "mista". Altrimenti dovrei limitarmi a correre su asfalto
e altre superfici artificiali. Io preferisco il terreno natural e le scarpe un po' meno natural. Naturalmente (!) (
) questo è il mio pensiero e sono ben felice di confrontarmi amichevolmente con chi la pensa diversamente. 



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Re: L'efficienza Tecnica - Appoggio & Rullata
ognuno ha il suo pensiero, infatti! Però poi dovresti giustificare perchè le popolazioni che crescono senza scarpe o coi sandali e corrono, appoggiano di mesopiede o avampiede e non di tallone. Se ci pensi, il tallone è rigido, molto rigido: tu stesso dici che ti ci faresti male con una scarpa non protettiva; e questa sarebbe l'ammissione che non saremmo fatti per correre, se non con artifizi aggiunti. Se poggi sul mesopiede c'è invece ammortizzazione determinata dalla pronazione e dal collassamento dell'arco. Quei pochi che poggiano di avampiede sommano a questo il caricare maggiormente il polpaccio. Se poggi sul tallone dai un colpo rigido a terra e sostanzialmente inizi la pronazione solo perchè il piede cede sotto il peso, ma di fatto non ammortizza. E comunque, a parte i discorsi sul minimalismo e sul passo dei bambini, anche i coach come Massini dicono che nella corsa bisognerebbe usare una scarpa poco protettiva e abituarsi a poggiare col mesopiede (in posizione più arretrata o avanzata a seconda della velocità, chiaro).
E ancora, quando camminiamo è naturale ruotare sul tallone, se non erro è un dato che abbiamo in comune con molti animali camminatori. Ma abbiamo un fisico non da camminatore: le scimmie, i maiali, che non sono animali corridori, non hanno sostanzialmente il polpaccio e il lungo tendine di achille (la cui funzione è proprio caricarsi come una molla), nè i glutei come i nostri. Gli animali corridori, come noi, sì. E trovami un corridore che poggia la zampa sulla parte posteriore rigida e non su quella anteriore
)) Infatti, la corsa naturale è a falcata corta in avanti e lunga indietro, non a tallone esteso, anche perchè, oltre a non ammortizzare così (non interviene il piede, nè il polpaccio nè il quadricipite e si scaricano sull'apparato osteoarticolare grandi sollecitazioni), si scende sulla frequenza e la fisiologia dei nostri tendini e muscoli è fatta per sfruttare l'elasticità, cosa possibile solo con una frequenza elevanta, non bassa (in cui l'energia accumulata nell'ammortizzamento, si disperde).
Sulla corsa dei bambini: ma come? Se il bambino ha una muscolatura del piede non sviluppata, perchè corre usando uno stile che richiede maggiore forza ed elasticità e non di tallone, che, a prezzo di un maggior trauma, rende il piede praticamente molto più inerte nel gesto tecnico? Non dovrebbe essere il contrario? Anche nel camminare all'inizio camminano per tratti brevi. I bambini incarnano il principio di efficienza: corrono se pensano che possa servirgli e quindi lo fanno per distanze ridotte, altrimenti camminano. E quando sono un po' più grandi e giocano, corrono all'infinito
E ancora: siamo gli unici animali che possono correre per ore e ore (grazie alla capacità di sudare, alla minor esposizione al sole essendo bipedi, ecc.) e siamo tra i più lenti corridori. Siamo corridori da distanza. Come sono nate le ultramaratone, quelle di 160 km? Sfide uomo cavallo: e ha vinto l'uomo, nonostante la velocità del cavallo. Sarebbe anomalo che noi che siamo fatti per correre relativamente piano e a lungo (con scatti sporadici) avremmo una maggiore traumaticità correndo al passo fisiologicamente più congeniale. Secondo alcune teorie saremmo cacciatori da sfinimento: ore e ore a correre dietro una antilope, più veloce di noi, ma che finisce per stramazzare al suolo esausta.
Un altro dato: statisticamente la scarpa moderna col tacco pronunciato, quella introdotta da Nike, esiste da un tempo minore rispetto alle precedenti scarpe piatte e a suola bassa. Come si correva prima? Di tallone? Avrebbe fatto molto male, la vedo difficile. E non mi si dica che la corsa si è sviluppata a livello generale nella popolazione solo negli ultimi 30 anni: durante il crack economico seguito al 1929 vi fu un aumento di persone che praticavano la corsa negli USA (guarda caso come ora: crisi economica = un sacco di gente corre) e certo non la praticavano con una moderna A3, nè erano tutti corridori da pista o maratoneti olimpici.
Le fonti di molti dati qui riportati le trovate citate in Born to run o, se non leggete l'inglese, nell'ultimo libro di Trabucchi.
Naturalmente non ho intenti polemici, ma, come te, voglio discutere con chi porta posizioni diverse, perchè lo trovo utile per capirci di più "reciprocamente".
E ancora, quando camminiamo è naturale ruotare sul tallone, se non erro è un dato che abbiamo in comune con molti animali camminatori. Ma abbiamo un fisico non da camminatore: le scimmie, i maiali, che non sono animali corridori, non hanno sostanzialmente il polpaccio e il lungo tendine di achille (la cui funzione è proprio caricarsi come una molla), nè i glutei come i nostri. Gli animali corridori, come noi, sì. E trovami un corridore che poggia la zampa sulla parte posteriore rigida e non su quella anteriore

Sulla corsa dei bambini: ma come? Se il bambino ha una muscolatura del piede non sviluppata, perchè corre usando uno stile che richiede maggiore forza ed elasticità e non di tallone, che, a prezzo di un maggior trauma, rende il piede praticamente molto più inerte nel gesto tecnico? Non dovrebbe essere il contrario? Anche nel camminare all'inizio camminano per tratti brevi. I bambini incarnano il principio di efficienza: corrono se pensano che possa servirgli e quindi lo fanno per distanze ridotte, altrimenti camminano. E quando sono un po' più grandi e giocano, corrono all'infinito

E ancora: siamo gli unici animali che possono correre per ore e ore (grazie alla capacità di sudare, alla minor esposizione al sole essendo bipedi, ecc.) e siamo tra i più lenti corridori. Siamo corridori da distanza. Come sono nate le ultramaratone, quelle di 160 km? Sfide uomo cavallo: e ha vinto l'uomo, nonostante la velocità del cavallo. Sarebbe anomalo che noi che siamo fatti per correre relativamente piano e a lungo (con scatti sporadici) avremmo una maggiore traumaticità correndo al passo fisiologicamente più congeniale. Secondo alcune teorie saremmo cacciatori da sfinimento: ore e ore a correre dietro una antilope, più veloce di noi, ma che finisce per stramazzare al suolo esausta.
Un altro dato: statisticamente la scarpa moderna col tacco pronunciato, quella introdotta da Nike, esiste da un tempo minore rispetto alle precedenti scarpe piatte e a suola bassa. Come si correva prima? Di tallone? Avrebbe fatto molto male, la vedo difficile. E non mi si dica che la corsa si è sviluppata a livello generale nella popolazione solo negli ultimi 30 anni: durante il crack economico seguito al 1929 vi fu un aumento di persone che praticavano la corsa negli USA (guarda caso come ora: crisi economica = un sacco di gente corre) e certo non la praticavano con una moderna A3, nè erano tutti corridori da pista o maratoneti olimpici.

Le fonti di molti dati qui riportati le trovate citate in Born to run o, se non leggete l'inglese, nell'ultimo libro di Trabucchi.
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Re: L'efficienza Tecnica - Appoggio & Rullata
Sul fatto che i maiali non corrano non ci conterei.
Andate a stuzzicarne uno (specialmente maschio) e poi scappate se ci riuscite.
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UNA VITA FA....PB:3000 10'32"- 5 Km 17'55" - 10 Km 36'46" - HM 1h23'13" - MAR. 3h15'48"
Prossima gara.......
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Re: L'efficienza Tecnica - Appoggio & Rullata
Sul fatto che la corsa di mesopiede sia naturale c'e' un modo semplicissimo per dimostrarlo: correre a piedi nudi.
PB
21k 1h22’25” (Brescia Half Marathon 10/03/19)
42k 2h58’46” (Maratona di Reggio Emilia 08/12/19)
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Re: L'efficienza Tecnica - Appoggio & Rullata
Il fatto che un animale non sia un corridore non vuol dire che non corra. Come mandare in vacca un discorso lungo! 

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Re: L'efficienza Tecnica - Appoggio & Rullata
Ciao, @ubald ci sono molte cose che condivido. Soprattutto riguardo la corsa di mesopiede. Personalmente è una tecnica di corsa che mi viene quando sono allenato e corro a velocità sostenute (per me). In altri frangenti, tipo quando corro in discesa (discese ripide), vado di più sul tallone. E' un approccio alla corsa che condivido, anche se poi non siamo fatti tutti uguali, e quindi la stessa cosa non va bene per tutti. Mi lascia perplesso il tipo di calzature usate nel natural, cioè le minimaliste. Andrebbero bene per correre nella savana, forse, ma su asfalto preferisco un po' di protezione, per non parlare poi della tenuta della suola sul bagnato. Se effettivamente queste innovazioni sono positive prenderanno piede (!) in fretta, quindi tra qualche anno vedremo come è andata!
Itadakimasu (con umiltà ricevo).
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Re: L'efficienza Tecnica - Appoggio & Rullata
Ciao mircuz! Tieni conto che mediamente parliamo di scarpe che hanno un centimetro di intersuola, quindi ammortizzano il duro asfalto. Poi personalmente corro di mesopiede in discesa, di tallone è pericoloso ed è un "vizio" che ho avuto pure io. Ho lavorato sulla posizione col tempo. Non siamo tutti uguali, vero, ma l'adattamento avviene sullo stile base, correttom, che non è certo la corsa in cui si carica molto il tallone: esso ha un ruolo secondario nell'appoggio, non primario.
Riguardo al grip sul bagnato, non capisco il discorso: ho avuto le new balance mr00, uan delle peggiori scarpe mai viste sul bagnato, ma ho anche varie merrell, che hanno una suola vibram in una mescola ottima sul bagnato.
Cioè, non ho capito cosa vuoi dire in fatto di grip: dipende dalla mescola non dal tipo di interusola, drop, ecc.
Riguardo al grip sul bagnato, non capisco il discorso: ho avuto le new balance mr00, uan delle peggiori scarpe mai viste sul bagnato, ma ho anche varie merrell, che hanno una suola vibram in una mescola ottima sul bagnato.
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Re: L'efficienza Tecnica - Appoggio & Rullata
@ubald
Non te la prendere non volevo mandare in vacca il tuo intervento, col quale mi trovo d'accordo al 100%.
Era solo una battuta.

Voglio aggiungere: le persone allenate e con un peso ottimizzato possono/dovrebbero per migliorarsi curare una tecnica corretta, almeno di mesopiede a vantaggio sopratutto delle loro articolazioni.
Coloro che iniziano, poco allenate e spesso in sovrappeso, dalle scarpe protettive trovano un po' di aiuto spesso però a discapito di una corretta tecnica.
Quanti maratoneti novellini da 4h30'/5h vediamo alle gare ciabattando sui talloni finire poi distrutti e poi star fermi mesi con le articolazioni a pezzi?
Negli anni 70/80 correvano con le snikers, forse meno persone ma forse con un gesto tecnico più efficiente.
Non te la prendere non volevo mandare in vacca il tuo intervento, col quale mi trovo d'accordo al 100%.
Era solo una battuta.


Voglio aggiungere: le persone allenate e con un peso ottimizzato possono/dovrebbero per migliorarsi curare una tecnica corretta, almeno di mesopiede a vantaggio sopratutto delle loro articolazioni.
Coloro che iniziano, poco allenate e spesso in sovrappeso, dalle scarpe protettive trovano un po' di aiuto spesso però a discapito di una corretta tecnica.
Quanti maratoneti novellini da 4h30'/5h vediamo alle gare ciabattando sui talloni finire poi distrutti e poi star fermi mesi con le articolazioni a pezzi?
Negli anni 70/80 correvano con le snikers, forse meno persone ma forse con un gesto tecnico più efficiente.
UNA VITA FA....PB:3000 10'32"- 5 Km 17'55" - 10 Km 36'46" - HM 1h23'13" - MAR. 3h15'48"
Prossima gara.......
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Re: L'efficienza Tecnica - Appoggio & Rullata
figurati Aroldo, scherzavo anche io, ho messo la faccina! Il problema è che tutti iniziamo non preoccupandoci di come si corre. Iniziamo con la logica del "per ora corriamo, il resto verrà da sé" e questo può far danni... e lo sappiamo bene. Il problema delle scarpe protettive è che già danno una protezione fittizia, se si parte in sovrappeso, ne danni anche meno. Ed ecco che sentiamo di ginocchia infiammate, fasciti plantari, ecc.