
Partiamo da questa frase
Beh, che bisogno c'è di confrontarsi con gli altri (mettiamo su una 10 Km) quando sai che la stragrande maggioranza dei concorrenti la percorre entro i 50 minuti e quelli meno veloci sull'ora mentre io, al mio massimo, riesco a stare poco sopra i 72-75 minuti?"Innanzitutto serve a valutare le tue effettive capacità. Se non lo fai in gara e ti confronti con altri, con chi lo fai?"
E' necessario correre "insieme" (mi lasciano tutti dopo 1 km) per capire che non ha senso fare una gara?
E' necessario correre l'intera gara in solitario (tutti ti hanno staccato e magari, in un circuito chiuso, si apprestano a doppiarti) come se fossi in un normale allenamento?
Per la mezza: io sono riuscito a correre questa distanza una volta sola e ci ho impiegato 3 ore, ha senso partecipare ad una competitiva arrivando, forse, appena in tempo prima che smontano l'arrivo?
Se si pensa che camminando (concretamente una andatura da 10:00/Km) ci vogliono 210 minuti ossia 3 ore e mezza per farla tutta...
Ecco cosa intendo per evitare di partecipare per "puro spirito olimpico": partecipare si ma almeno avere un minimo di idoneità come tempi!!!
Che senso avrebbe partecipare ad una gara di 100 mt (diciamo livello cadetti) se corri in 15 secondi?
Già se riesci a stare sotto i 13 ha senso (e arriveresti praticamente ultimo) ma 15 proprio no!
Sono solo esempi numerici che lasciano il tempo che trovano ma che, di fatto, dimostrano che la partecipazione deve anche avere dei requisiti minimi.