...chissà in caso di annullamento, come si potrebbero comportare

Moderatori: franchino, runmarco, deuterio, Evuelledi
non credo che l'organizzazione, anche qui, possa far altro che recepire le direttive nazionali e locali... Ossia da codogno e soci non saranno accettati (ma in teoria non dovrebbero proprio venire), ma respingere un lombardo o un veneto così a buffo potrebbe aver conseguenze penali per i bancari. Anche gli scanner termici, aldilà del costo e della fattibilità organizzativa, mi sembrano abbastanza improbabiliAndyB ha scritto: ↑27 feb 2020, 7:36 Io sono ancora indeciso. Ciò che mi spaventa non è tanto l'essere a Roma, dove non sono registrati casi, quanto il massiccio afflusso di corridori dalle regioni dove si sono registrati il maggior numero di casi. Se nei prossimi giorni l'organizzazione non scriverà quali provvedimenti sta prendendo verso i corridori che arrivano dalle zone critiche, io non parteciperò.
L'Europa non ci discrimina ma prende le dovute precauzioni come l'Italia le prendeva (?) quando il caso è scoppiato in Cina.SlowRunner ha scritto: ↑27 feb 2020, 9:26 Penso anche io che se la faranno (ma vedo cancellazioni di eventi di qualunque tipo a ripetizione quindi una corsa che raggruppa 8-9000 persone purtroppo mi sembra difficile venga confermata, a meno che si inizi a dare un segnale di ripartenza) la proibiranno a eventuali runner della zona rossa e basta, poiché non si può chiedere all’Europa di non discriminarci e poi farlo noi internamente.