Per iniziare con le gare: contro elogio de "l'importante è partecipare"

Principianti, è ora di iniziare...

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Doriano Utente donatore Donatore
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Re: Per iniziare con le gare: contro elogio de "l'importante è partecipare"

Messaggio da Doriano »

sempre grande, deuterio
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RAEL70
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Re: Per iniziare con le gare: contro elogio de "l'importante è partecipare"

Messaggio da RAEL70 »

deuterio ha scritto:Senza stare a farti notare tutte le contraddizioni in cui cadi, mi preme esternare il fatto che, almeno per ciò che mi riguarda, in una qualsiasi gara il primo e l'ultimo classificato hanno la stessa dignità sportiva. Anzi, ho paura che l'ultimo ne abbia anche di più!
Credo proprio che non hai compreso nulla del mio discorso. :asd2:

Quali sarebbero le mie contraddizioni?
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zeromaratone
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Re: Per iniziare con le gare: contro elogio de "l'importante è partecipare"

Messaggio da zeromaratone »

@Rael amico mio te le spiego io 8)

Tu vivi una grande contraddizione interna. Tu hai fatto agonismo ma quello è passato. Ti ha portato delle frustrazioni ma quello è passato.
Tu adesso corri. Corri a livello amatoriale. Non c'è nessuno che ti giudica.
Sei lento? Sei ciccio? Non sei l'unico.
Prendi e iscriviti a tutte le gare che vuoi ! Tu sapevi correre e ora sei capace di correre!
Non è il passato : è il presente ! E nessuno ti può impedire di farlo se non te stesso !! :asd2:

:thumleft: :thumleft:
Dal 2014:18 maratone, 6 stars finisher; 2018 100km del Passatore, Ironman70:3
I miei libri: Il Passatore da zero https://tinyurl.com/er5tzd3z +il mio blog [url]https://zeromaratone.blogspot.com[/url]
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Doriano Utente donatore Donatore
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Re: Per iniziare con le gare: contro elogio de "l'importante è partecipare"

Messaggio da Doriano »

già.

e poi cosa c'entrano le selezioni che può fare giustamente FIDAL (coi limiti a 12 secondi, ecc) con una maratona con 11 mila partecipanti, tipo Firenze, giusto per fare un esempio? dove gli agonisti (con o senza dignità) sono...boh, meno di 1000 direi, non so, 500..e quelli che la possono vincere una decina??

poi, su questa china, succede come nel 3d della Roma Ostia, dove Giorgio Calcaterra è stato criticato perchè ha chiuso in 69 minuti (diconsi 69) dietro a molte atlete keniane....roba da matti!
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Scut
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Per iniziare con le gare: contro elogio de "l'importante è partecipare"

Messaggio da Scut »

Beh, se andiamo contro l'importante è partecipare allora chi partecipa di questo forum? Chi chiude la mezza in 59 min e spicci?
Faremmo gareggiare solo i professionisti...


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RAEL70
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Re: Per iniziare con le gare: contro elogio de "l'importante è partecipare"

Messaggio da RAEL70 »

@ Zeromaratone, Doriano, Scut e Deuterio:

Mi spiace cari amici ma continuate a fraintendere la mia visione delle cose.

Voi vi siete fatti l'idea che Fabrizio (RAEL70) pensa che "sarebbe giusto vietare il piacere di partecipare a quelle persone che non possiedono determinati requisiti prestazionali", giusto?

NO, NON E' COSI, E' ESATTAMENTE L'OPPOSTO!!!

Voi non considerate un particolare fondamentale: io sto parlando della MIA PERSONA, NON DEGLI ALTRI!!!

Ben vengano le manifestazioni con migliaia di partecipanti, ben vengano le corse fatte anche con i passeggini e bimbi al seguito, ben venga tutto quello che possa portare le persone ad un minimo di attività fisica!!!

Mezze, Maratone, corse campestri, corse in città e chi più ne ha più ne metta: il mio sogno sarebbe una gara a cui partecipassero più obesi (ossia almeno 20 Kg in più rispetto al proprio peso normale) che normopesi, sarebbe una cosa meravigliosa arrivare in tanti, mano nella mano, davanti al traguardo, senza alcun tempo, senza alcuna classifica...

Io però ho parlato di altro, io ho parlato di me stesso.

Zeromaratone, in un suo intervento precedente, ha detto che sono estremamente "rigido" con me stesso, Bailador ha detto che, sotto sotto, comprende ciò che dico, Doriano (in relazione a quel podista arrivato ultimo a Firenze) dice chiaramente che, per lui, quella prestazione non è correre una Maratona...

Dite tutti quello che io esplicito in maniera assolutamente sincera: ciò che viene definito "rigido" è per me sinonimo di "dignità", ciò che per me è correre non equivale a camminare.

Il passato non conta, io ho soltanto spiegato da dove proviene la mia "filosofia" sportiva: figuratevi se a quasi 45 anni penso a quando ne avevo 16!

Per me e solo per me non esiste fare una gara in solitaria arrivando 15 o più minuti dopo l'ultimo, non è, agonisticamente parlando (se parliamo di tapasciate allora è anche uno spasso arrivare fuori tempo massimo :mrgreen:), dignitoso: arrivare ultimi è degno del massimo rispetto, arrivare con un tempo completamente differente dagli altri concorrenti vuol dire che ci si è buttati allo sbaraglio per il solo piacere di partecipare all'evento (di fatto si è svolto un normale allenamento come tanti altri).

Della medaglia di partecipazione non saprei cosa farmene, per me rimarrebbe solo il ricordo di una "ragazzata" inutile e perfettamente evitabile (peccato che non sono più un ragazzo...), dell'adrenalina della gara non riuscirei ad avvertire nemmeno una labile presenza (adrenalina? Partire, farsi staccare da tutti dopo un chilometro e procedere in solitaria? Ma quale adrenalina, semmai contare stancamente i chilometri che mancano all'arrivo :zzz: ), del pettorale potrei tranquillamente farne a meno tanto, di fatto, mi starei allenando.

Ad ogni modo il partecipare a quanto più gare possibili va benissimo, filosofia assolutamente condivisibile che però IO NON APPLICO (sarò libero di comportarmi come credo oppure la "democrazia" sportiva consiste nel "violentarsi" e obbligarsi a mettere in pratica un comportamento che non si accetta?), mi spiace.

Non farò mai una gara perché ritengo, a ragione, di non possedere i requisiti minimi (e forse mai li possiederò); forse per alcuni la corsa è un fine, per me è solo un mezzo.

Partecipare ad una gara, per me, vuol dire arrivare ultimi ma a stretto contatto con il penultimo; correre in solitaria, staccato di 2 o più Km (dipende dalla distanza della gara) da quello che ti precede non è gareggiare, è allenarsi da solo, come sempre, come un giorno qualsiasi, solo con un inutile numero attaccato alla pancia e nient'altro.

Ci sono tante persone (vedasi il concorrente di Firenze) che se ne fregano e arrivano quando gli pare rischiando anche di non trovare più il traguardo: contenti loro, contenti tutti ma questo non implica che sia una filosofia/atteggiamento che deve essere applicato e condiviso da chiunque.
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Iltain
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Re: Per iniziare con le gare: contro elogio de "l'importante è partecipare"

Messaggio da Iltain »

Mi ero fatto un'idea diversa sulla gente che scriveva su questo forum.
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Doriano Utente donatore Donatore
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Re: Per iniziare con le gare: contro elogio de "l'importante è partecipare"

Messaggio da Doriano »

c'è varia umanità...come in tutte le comunità :wink:
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luigar
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Messaggio da luigar »

Bella discussione. Appena sto al pc voglio dire anche io la mia [SMILING FACE WITH OPEN MOUTH AND TIGHTLY-CLOSED EYES] ma tendenzialmente tendo a darti ragione
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LittleJames88
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Re: Per iniziare con le gare: contro elogio de "l'importante è partecipare"

Messaggio da LittleJames88 »

Secondo me la maratona merita un discorso a parte, non è una gara, ma una sfida dove l'importante è arrivare alla fine (nell'immaginario della gente comune è la gara più lunga, non esistono le ultra). Quelli che possono prenderla come una gara si contano sulle dite di una mano, gli altri sono lì per partecipare al limite delle proprie possibilità e si sentiranno a loro modo vincitori. Secondo me solo così si può spiegare l'elevata affluenza che caratterizza le maratone in generale, personalmente (premetto da ignorante) non partecipo a gare sulle brevi distanze perchè credo che lì si iscrivano solo atleti di un certo livello e come dice Fabrizio arriverei dopo i fuochi poi per assurdo tutti siamo in grado di correre per 100 metri ma non sono gare che si corrono "per partecipare".
30 Novembre 2014
Sono entrato in piazza S.Croce salutando il pubblico come se fossi lo sportivo più famoso di questo mondo e sotto il traguardo ho alzato le braccia come se fossi arrivato primo.Forse non tutti lo sanno, ma io contro me stesso ho vinto.

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