Alimentazione e programmazione stagionale

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shaitan
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Re: Alimentazione e programmazione stagionale

Messaggio da shaitan »

La componente mentale è sicuramente importante ma negli sport in cui ci sono categorie di peso o dove il rapporto peso/potenza è ancora più importante della corsa è inevitabile avere delle oscillazioni più o meno importanti. Con conseguente taglio di peso che sì sarebbe figo fare lontano dalle gare ma ovviamente nessuno ci riesce.

È fisiologico, soprattutto (ma non solo), se si scende sotto il proprio set point
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cylone
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Re: Alimentazione e programmazione stagionale

Messaggio da cylone »

Mi intriga sapere una cosa.
Il set point è genetico o può essere modificato magari come il setling point?
10.10 km: 43' (20/08/2022)
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shaitan
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Re: Alimentazione e programmazione stagionale

Messaggio da shaitan »

È un modello per cui non è necessariamente la verità assoluta. Ma appunto secondo il modello il setling è modificale il set no (genetico, primi anni di vita fino ad adolescenza etc)
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Dr.Kriger
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Re: Alimentazione e programmazione stagionale

Messaggio da Dr.Kriger »

Lo dico con la crudezza più assoluta. Se uno sport ti porta ad avere certe oscillazioni, non è sport ma supplizio. Poi a qualcuno magari piace per questione di autostima, ma è ben lungi dal benessere e da quello che dovrebbe essere lo sport.
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shaitan
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Re: Alimentazione e programmazione stagionale

Messaggio da shaitan »

A livello elite è lavoro. Penso che chi va in fabbrica o in miniera stia peggio di chi deve fare il taglio del peso.

Lo sport agonistico è certamente lontano dal benessere. Ma parecchio proprio
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cylone
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Re: Alimentazione e programmazione stagionale

Messaggio da cylone »

Perchè dici questo?
Perchè lo sport agonistico è lontano dal benessere?
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shaitan
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Re: Alimentazione e programmazione stagionale

Messaggio da shaitan »

Perché il fine è la prestazione e vincere. Non campare 100 anni

E una buona quota di ciò che fai non è salutare long term. Non lo è ad esempio correre 200km a settimana, non lo è l'overfeeding per compensare certi consumi calorici. Non lo è staccare 400kg o tenerne sopra la testa 265 se è quello il tuo sport. Non lo è pesare 115 se te lo richiedo lo sport. Non lo è avere BMI 18 al 6% se te lo richiede lo sport.

Non lo è provare a superare infortuni in tempo record per prendere parte a una competizione etc etc etc

Questo per non parlare dello stress per essere ad alto livello. Ma lì interviene Zeman dicendo appunto che la miniera è peggio. Ed ha ragione, però non si può dire sia salute infatti c'è chi si è ritirato consumato internamente anche prima che il fisico alzasse bandiera bianca

Poi qui c'è @gio91 che ha avuto un passato giovanile da possibile atleta agonista... Chiedigli se lo giudicava salutate, anche avendo solo visto l'albore di quello che poi avrebbe dovuto fare per 20 anni o più
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same
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Re: Alimentazione e programmazione stagionale

Messaggio da same »

Guarda le ginocchia si uno sciatore dopo 20 anni di agonisno 😬
Dr.Kriger
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Re: Alimentazione e programmazione stagionale

Messaggio da Dr.Kriger »

Oppure come si è ridotto il mitico Bud dopo aver smesso di fare nuoto. Non tutti si chiamano Eliud e fanno allenamenti, vittorie e record con il sorriso. Io faccio corsa per vivere a lungo e già quando uscivo 5 volte faticavo a mangiare le calorie necessarie. Figurati se devo fare 100 km a settimana, articolazioni permettendo che già sono un colabrodo. Poi comunque ci sono altre cose nella vita oltre ad allenarsi, farsi fare massaggi, mangiare. Gli atleti professionisti sostanzialmente fanno questo. Non è vita salutare. È logorante.

Vorrei però far notare che anche molti amatori seguono uno stile di vita da atleti professionisti. Quindi non è solo nel mondo di élite che ci sono certi logoramenti. @gio91 infatti non è diventato professionista, ma fa ancora adesso allenamenti quotidiani molto logoranti. Se si allenasse 4 volte in modo più umano, arriverebbe a un peso decente. Perché accade questo? Secondo me perché ci rimane un qualche tarlo. Anche inconsciamente, non possiamo fare a meno di paragonarci con gli altri, di sentire la competizione, di misurare il nostro valore con la prestazione. Io corro da anni (ok nell'ultimo anno molto poco) e non ho mai fatto una gara né mai ne farò. Potrà sembrare strano, ma per me la corsa è una forma di meditazione e mi piace così. Gare e agonismo mi rovinerebbero tutto il piacere.
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shaitan
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Re: Alimentazione e programmazione stagionale

Messaggio da shaitan »

ognuno è diverso e ognuno ha le sue motivazioni...

e troverà il bilanciamento tra salute, obiettivi che lo appagano, divertimento, famiglia, lavoro etc

Io se non ci fosse di mezzo un metro contro cui misurarmi, ad esempio, non correrei. Farei altro. Sbaglio io o chi esce a ca**o di cane (e magari si infortuna anche più di me, ma questo è un altro discorso)? Direi nessuno. Semplicemente abbiamo scopi diversi. Probabilmente ognuno vedrà quello dell'altro come una perdita di tempo

E' come se venisse da me un ragazzetto che vuole far palestra per farsi il six packino perché pensa che così tromba di più... A me sembra uno dei motivi più idioti per venire in palestra e anche poco salutare (far vedere l'addome senza aver masse importanti vuol dire percentuali di grasso ben basse). Ma chi sono io per giudicarlo?

Se è contento così buon per lui.

Quello che trovo fastidioso è mentire a sé stessi... tipo allenarsi 10h settimana, curare alimentazione, integrazione etc e poi dire che lo si fa per la salute. O l'opposto in una nuova versione della storia della volpe e l'uva.

Ma anche lì... se uno campa più felice auto raccontandosi frottole, a me che me ne viene in tasca?
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