
Sto leggendo il libro di Albanesi e lui propone i vari ritmi e velocità di allenamento basandosi soprattutto su quello che lui chiama "il valore dell'atleta": in sostanza la prestazione massima che l'alteta è riuscito a fare recentemente o vorrà/potrà realisticamente fare in una gara di lunghezza appropriata (esempio: il Fondo Lento andrebbe corso a circa 40 sec più lento del ritmo gara).
Un'alternativa è quella di basare il ritmo / velocità sulla frequenza cardiaca (per esempio il fondo lento andrebbe corso ad un velocità di circa il 75% della frequenza cardiaca massima, il fondo medio a 85%, ecc).
Un'ulteriore alternativa è quella di correre in base alla capacità di parlare e respirare senza o con poche difficoltà.
Immagino che più o meno le definizioni dovrebbero dare risultati concordanti. A me però capita che le frequenze cardiache ai quali corro il Fondo Lento e il Medio siano molto più alte (30-40 bpm in +) di quello che dovrebbero. E' solo perchè sono poco allenato?

Ma sostanzialmente sarei interessato a sapere se secondo voi è meglio basare il ritmo sulla frequenze cardiaca o sul valore dell'atleta? Vantaggi e svantaggi dei due/tre/enne metodi?
Grazie molte.
Svitol