Come alcuni sanno già, al 28 settembre scorso ho corso la mia prima mezza, quella del VCO. Sino a prima di allora ho corso gare non competitive tra le serali e quelle della domenica mattina di 10-12 km, poco meno o poco più. Una delle cose che ho notato come differenze rispetto alle non competitive è che nella mezza ho trovato un paio di persone che mi si sono affiancate per fare la gara assieme, in quanto andavamo più o meno allo stesso ritmo, cosa che nelle non competitive mi è capitato meno frequentemente e in modo meno evidente. Una nella prima metà e una nella seconda. Capisco benissimo il meccanismo, si corre assieme e nel caso ci si tira l'uno con l'altro. In più mi è sembrato di capire che chiacchierando, per quanto lo consenta il fiato, ci si distrae anche un minimo dalla fatica.
Ora, apprezzo l'intento e so che è fatto a fin di bene, sia per se stessi che per la persona con cui si condivide la gara, penso sia anche un po il meccanismo dei pace maker, sbaglio? (nella mezza che ho fatto non c'erano) Le due persone a cui mi riferisco erano veramente molto simpatiche, ma tra le cose che mi ha fatto scoprire questa esperienza nuova c'è che io corro meglio da solo. Non fraintendetemi, se si tratta di scambiare la battuta mentre si corre lo faccio più che volentieri, intendiamoci, e se avremo occasione di incontrarci vi posso dimostrare quanto mi piaccia la compagnia, ma se corro ai miei limiti preferisco puntare la mia attenzione all'interno di me stesso piuttosto che all'esterno.
Forse sarà perchè anche se faccio gare da meno di un anno corro da una vita, per gusto, per tenermi in forma e per la salute, oltre che per allenarmi per altre attività sportive, e ho fatto questa bellissima attività quasi sempre da solo. O forse potrebbe essere perchè pratico yoga e meditazione, sono piuttosto introspettivo, e mi viene più facile gestire le mie sensazioni percependole piuttosto che distraendomi da esse. Forse è per questi motivi sommati e per altri ancora, probabilmente di origine psicologica prima di tutto, ma ho notato che se corro da solo percepisco meglio le andature da tenere, i momenti di crisi e quelli in cui ho più energie, riesco a distaccarmi meglio dalla mia fatica (nei limiti del possibile ovviamente) prendendo quella che viene definita "la posizione dell'osservatore", e nel totale rendo meglio. Certo, per le mie andature da pippa!!!


Voi preferite correre in compagnia o da soli? Parlo di allenamenti, ma soprattutto di gare...