[DISCUSSIONE UFFICIALE] Tendine d'Achille

Discussioni e domande sugli infortuni e sui metodi per superarli

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Daddi
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Re: [DISCUSSIONE UFFICIALE] Tendine d'Achille

Messaggio da Daddi »

Molto bene @holden, teniamoci aggiornati come sempre.
Io le terapie le ho pagate 350€ x 4 sedute con ecoguida (comunque non poco), senza ricevuta ovviamente, altrimenti erano 120x4.

Ieri invece di stare fermo ho corricchiato/camminato per 1h circa (di corsa circa 25') alternando 2/3' di corsa a 5/6 di camminata veloce, dopo avevo un po di fastidio, anche a freddo ma non come nella fase iniziale dell'infiammazione, maggiormente in corrispondenza della borsa, proprio li dove ho un piccolo bozzo/sporgenza o come vogliamo chiamarla, si vede nella rx che ho postato.

Penso che in quel punto sarà difficile che sparisca tutto e torni come il tallone dx (o forse si!), devo fare attenzione alle scarpe, non devono essere troppo strette o comprimere in zona tallone, anche in bici devo fare attenzione che non frizioni troppo...uffa!.
Correre è cibo per la mente....finalmente sono tornato alla corsa!!!.
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lore75auh
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Re: [DISCUSSIONE UFFICIALE] Tendine d'Achille

Messaggio da lore75auh »

@Holden

Sei sulla giusta strada
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simone03031986
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Re: [DISCUSSIONE UFFICIALE] Tendine d'Achille

Messaggio da simone03031986 »

A me, dopo i problemi al tdA sx nelle 2012-13, la zona mi è rimasta un pò più gonfia rispetto all'altro. Più precisamente dove c'è l'attaccatura sopra al tallone....cosa ne dite?
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lore75auh
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Re: [DISCUSSIONE UFFICIALE] Tendine d'Achille

Messaggio da lore75auh »

@simone
io una ecografia o una radiografia per escludere "residui" (che possono essere scar tissue, calcificazioni o altro) la farei
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Re: [DISCUSSIONE UFFICIALE] Tendine d'Achille

Messaggio da simone03031986 »

Eventualmente, questi residui, possono creare problemi in futuro?
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lore75auh
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Re: [DISCUSSIONE UFFICIALE] Tendine d'Achille

Messaggio da lore75auh »

Diciamo che e' manutenzione preventiva
Da fare nei periodi di off season, senza fretta, tra qualche mese o anche anno e evitare che quando sarai vecchietto come noi (35 e passa) le vecchie cicatrici tornino a far male
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Re: [DISCUSSIONE UFFICIALE] Tendine d'Achille

Messaggio da Andrea1969 »

Daddi ha scritto:
Io le terapie le ho pagate 350€ x 4 sedute con ecoguida (comunque non poco), senza ricevuta ovviamente, altrimenti erano 120x4.

...uffa!.
Povera Italia ](*,) ](*,) tanto alla fine paghiamo lo stesso tutti e anche di più ](*,)

Per quanto mi riguarda, sto facendo una specie di esperimento alla fine del quale (probabilmente ci vorranno altri mesi oltre ai quasi 5 da cui sto combattendo) mi sto sempre più convincendo che non starò assolutamente né meglio né peggio di come sarei stato provando tutte queste pseudo-cure; bensì esattamente come deciderà di evolvere in modo spontaneo questa tortura.

In altri termini, se guarirò o meno sarà a prescindere dalle "cure".
E in caso di non guarigione vorrà dire che le cure vere probabilmente dovranno essere ben altre. Vedremo.
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teomazz
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Re: [DISCUSSIONE UFFICIALE] Tendine d'Achille

Messaggio da teomazz »

@Andrea: in bocca al lupo! era un po' che non ti leggevo qui... speravo ne fossi uscito.... invece mi sembra di capire che "qualcosa" c'è ancora...
ma che cure stai "sperimentando"?
Quando corro tutti i pensieri volano via. Superare gli altri è avere la forza, superare se stessi è essere forti

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Andrea1969
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Re: [DISCUSSIONE UFFICIALE] Tendine d'Achille

Messaggio da Andrea1969 »

teomazz ha scritto:@Andrea: in bocca al lupo! era un po' che non ti leggevo qui... speravo ne fossi uscito.... invece mi sembra di capire che "qualcosa" c'è ancora...
ma che cure stai "sperimentando"?
Nessuna cura a parte i plantari che avrei comunque dovuto sostituire e già da un bel po' (mea culpa!) e che sono costati una bella botta da 300 euro essendo i famigerati Giuliani, comprensivi però di eliminazione del retroscarpa per evitare il tragico sfregamento con la borsa retrocalacaneare. Una cosa che in teoria dovrei ripetere per OGNI altra scarpa (nuova o meno) che mi trovi ad indossare.
Per il resto, ho semplicemente provato a fare quel "medico di se stessi" (in questo caso di me stesso) sul cui concetto mi ero soffermato nei post di qualche mese fa.
Cioè ho riesaminato la mia storia clinica, la tempistica dell'inosrgenza della sintomatologia, le eventuali coincidenze con certe circostanze e così via. E così facendo sono pervenuto alla semplicissima conclusione di essermi procurato tutto questo in un ben preciso periodo (la scorsa primavera tra marzo e giugno) e per un ben preciso motivo, peraltro sempre indicato tra quelli ortodossi, che è il sovraccarico.
Attenzione: non il sovraccarico del principiante, giacchè corro da 20 anni, i problemi tendinei li ho già avuti a intermittenza eppure bene o male ci ho sempre convissuto. Il sovraccarico di cui parlo è stato quello che si è creato dandomi di colpo all'agonismo, ed è stato triplice: nella velocità (in quanto nelle gare chiunque istintivamente è portato a strafare, perfino ignorando i dolori e correndoci adrenalicamente sopra); nella durata (in quanto non avevo mai corso prima su certe distanze); e anche nel tipo di fondo (mi riferisco in particolare ai trail). Proprio i trail, in particolare, si sono rivelati postumi la mia rovina: dislivelli positivi di 1600 m., fondo sassoso. Cose fatte non solo NEL trail (che ha rappresentato il colpo di grazia), ma anche prima negli allenamenti di preparazione. Tutta roba mai fatta prima con quell'intensità e che mi sono buttato incoscientemente buttato a fare tutta insieme: ed è stato questo il sovraccarico, perchè prima la frequenza della corsa c'era sempre stata ma enormemente più blanda - e quindi meno traumatica - sia nella velocità, sia nella durata sia nel tipo di fondo
Ora, il punto è che non necessariamente una cosa del genere fa male a tutti, ma sicuramente a chi è predisposto sì, ed io rientravo (e rientro) senza ombra di dubbio tra i predisposti, perchè evidentemente la genetica non perdona e miei piedi dalla caviglia in giù, rispetto a tutto il resto, sono un po' come le ruote di un triciclo applicate ad una macchina: puoi andare pure forte (e infatti lì per lì i risultati sono stati tutt'altro che disprezzabli, anzi !) peccato però che subito dopo sbandi e ti schianti. Ed è quanto accaduto a me.
Una volta compreso tutto questo è iniziato il lungo, estenuante percorso di recupero. Dico estenuante perchè mi sto rendendo conto che probabilmente il recupero c'è, ma è tanto spontaneo quanto impercettibile, come fare un passo avanti e poi tre quanti all'indietro, un infinito stop and go. Ho cominciato corricchiando un po' sulla pedana in palestra (lo so, come fondo non è certo il massimo, ma infatti andavo e vado ad 8 km. all'ora per mezz'ora, come dire jogging). Poi ho provato all'aperto a varie velocità (da 4'20"/km. a 4'50", a 5'20" a 5'50") trovando conferma della correlazione - che sospettavo - tra intensità del dolore ed andatura. E sotto questo profilo sono arrivato a mettere un punto fermo sul fatto che una sofferenza sopportabile non mi consente di scendere sotto i 5 minuti a km. Poi ho provato diverse durate (da mezz'ora a 45m. fino ai 60 provati ultimamente) riscontrando anche qui la prevedibile correlazione diretta: e pure qui sono arrivato a concludere che oltre 60 m. -almeno in questa fase - è solo danno allo stato puro. Quanto al fondo: sto provando percorsi che siano quasi solo erba, perchè appena calpesto l'asfalto vedo le stelle.
E in definitiva i progressi li misuro non tanto sul "non sentire più dolore", quanto piuttosto sullla velocità con cui tende a riscomparire. Questo perchè le stelle dopo qualche ora le vedo sempre (il tempo strettamente necessario ai tendini per raffreddarsi), percò mentre questo mi lasciava zoppo fino a tutto il giorno succcessivo, adesso si limita a 12-18 ore.
Inoltre ho ripreso a praticare la biciletta, in particolare proprio il giorno dopo la corsa settimanale da un'ora (cioè : sabato corsa; domenicia bici) e mi sembra che il movimento rotatorio della pedalata, protratto per 3-4 ore, abbia un effetto antalgico, cioè acceleri il recupero di bruciori e dolori tendinei dovuti alla corsa del giorno prima.
Certo, in tutto questo i dubbi ti rosolano: ad esempio, quello che non rispettare il riposo assoluto assomigli un po' a togliersi la crosta di una ferita prima che cada da sola: così facendo si torna sempre daccapo, non permettendo mai alla ferita di rimarginarsi. Poi però rifletti che magari anche i riposo assoluto è controproducente, perchè significa atrofizzarsi, abbassare quella stessa famigerata soglia di sovraccarico (da cui era disceso tutto) nel momento in cui si riprenderà, e così via.
Insomma, è un po' come stare con uno stetoscopio su se stessi, auscultarsi come farebbe un medico, facendo equilibrismi sulla corda dei dubbi e dei controdubbi, delle speranze e delle delusioni: ci vuole un'enorme pazienza, un'enorme attenzione, un'enorme forza d'animo perchè - garantisco - in certi momenti è davvero come assaggiare la disabilità. Quando mi trovo a zoppicare per strada quasi mi vergogno, quando mi rendo conto di non poter neppure rincorrere per 50 m. l'autobus alla fermata (cioè la cosa più banale) o di dover aspettare sulle strisce pedonali che non passi nessuno, mi sembra proprio di essere come un vecchietto. Ma così è, e mi dico - o perlomeno cerco di illudermi - che non può piovere per sempre. Di sicuro, per tornare un po' in topic col discorso delle cure, non voglio permettere a nessuno di poter speculare sulle mie disgrazie, aggiungendo la beffa al danno.

So solo che per il resto della mia vita non potrò fare certi percorsi (maratone in primis) e men che meno in forma agonistica.
Ma so anche che in fondo non è neppure questo ciò che cercavo (altrimenti in 20 anni l'avrei cercato ben prima). I parametri salutistici vanno poco d'accordo con quelli agonistici, e per me i primi sono più che sufficienti: una passione non può e non dovrebbe mai trasformarsi in una fonte di sofferenza.

Un saluto.
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Daddi
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Re: [DISCUSSIONE UFFICIALE] Tendine d'Achille

Messaggio da Daddi »

Andrea1969: mi ritrovo abbastanza nel tuo percorso, io prima di questi ultimi 4 anni di running "agonistico" venivo da attività agonistica in bici, da giovane karate e piedi nudi sia su fondo duro che poi con l'evolversi dei materiali sul tatami morbido ma credo che l'inizio di tutto possa essere stato in questa disciplina.
Passando da running per passione e scarico rispetto alla bici ad agonista con carichi e intensità che tu stesso hai menzionato....un disastro, però io almeno non ho sofferto durante questi 4 anni, l'unico vero infortunio (ma con la "I" maiuscola) è questo, la calcificazione inserzionale.

Non so se le terapie fatte (onde d'urto) abbiano effettivamente tolto le calcificazioni peggiori dal tendine stesso, quelle che, continuando nella corsa, rischiavano di creare lesioni al tda.
Certo è che spesi quei soldi, ora che sono a un buon punto della mia strada (fermo, ma mai del tutto da settembre) vedrò bene il da farsi (plantari?), ora sto facendo eccentrici 2 volte al giorno come suggerito dal dott., durante gli esercizi zero dolore, la corsa l'ho praticata anche domenica, ho fatto 3 minuti corsa alternati a 2 di camminata, totale 40' di corsa (intorno a 4,50) e 30' camminata, il giorno dopo un po di fastidio in zona inserzione e ai lati ma oggi già è quasi svanito tutto.

Dopo le cure, (l'ho già detto ma lo ripeto per chi vuole maggiori informazioni e non vuole leggere mille pagine) mi è rimasta una piccola sporgenza sul tallone sx (come a simone03031986), proprio 2cm sopra all'inserzione del tendine col tallone, che spero in futuro non mi impedisca di calzare le scarpe running di serie....altrimenti è un'altra scocciatura, per camminare con scarpe normali non ho fastidi ma nn tutte le scarpe sono uguali e devo scegliere anche li con cura.

Dovrò acquistare le nuove scarpe, ho visto le saucony triumph, una sassata (130€ scontate :( ) al piede sono una favola, super ammortizzate però...devo ricominciare da una scarpa di questo tipo e scordarmi andature sotto ai 4,30 almeno per un bel po di tempo, o forse per sempre....

Non so come evolverà la mia storia, di certo a livello di dolore io non ho nulla in confronto a te Andrea o @holden, almeno da come voi raccontate, io non ho mai zoppicato, neanche nella fase acuta.

Mi auguro comunque che anche tu/@holden e tutti quelli con questa rogna di patologia ne veniate fuori, io pure farò il medico di me stesso.

Altra nota sul dott. che ha fatto la visita di controllo venerdì scorso, alla fine pensavo che questa ultima visita era compresa nella terapia :nonzo: ....invece avrebbe voluto 96€ :shock:

Ovvio il mio stupore (ammazza che venali però!!), ma facciamo un passo indietro:
durante il controllo finale (per altro con esito positivo per me, tutte le calcificazioni al tda sparite) mi faccio convincere a fare una visita dell'appoggio con i miei vecchi plantari al costo di 100€ tondi, poi avrei potuto decidere se fare o no dei nuovi plantari, prendo l'appuntamento per fine gennaio e guarda caso visto che le "segretarie" hanno notato il mio disappunto sull'ultima visita decidono che il Dott. si era sbagliato e che non avrei dovuto pagare la visita di controllo....ma come prima costa 96 eurozzi e poi perchè continuo a fare controlli ecc.. e lasciargli danari non devo più nulla?. :ncomment:

Sapete come andrà a finire?. A gennaio disdico la visita e fanc. lui e la sua sete di danaro....poi deciderò io cosa fare.
Correre è cibo per la mente....finalmente sono tornato alla corsa!!!.
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