Come noto Il GAP (Gradient Adjusted Pace) valuta la correzione % sul pace su una data pendenza, ma non su una gara specifica. E anche Strava lo fa, ma sui singoli allenamenti.
Allora ho preso il modello usato da Strava pubblicato qui, ho digitalizzato il plot e su questi dati ho calcolato la correzione temporale basandomi su un modello semplificato del percorso di gara e sui miei tempi migliori:
- mio pace migliore su quella distanza in piano
- distanza totale da percorrere
- distanza parziale in salita
- dislivello totale in salita
- distanza parziale in discesa
- dislivello totale in discesa
Ovviamente diversi fattori impattano sull'attendibilità del risultato. Tra i tanti, primo si tratta di un risultato teorico e quindi da validare, ma visto che Strava ha utilizzato un enorme database di dati reali, sebbene in ambiente di laboratorio, non credo sia il problema principale. Secondo, chiaramente una salita affatica, quindi bisognerebbe aggiungere un fattore di affaticamento rispetto alla stessa distanza in piano. Terzo, non è la stessa cosa avere un gradiente costante e un "muro" di pochi metri quasi verticale, ma questo modello ti da appunto un'idea vaga della differenza tra diversi tipi di percorso a parità di dislivelli.
Per la mia mezza di domenica per esempio, immaginando di poter stare sotto le due ore in piano (dubbio...), viene fuori un aggravio che va da 12' (Minetti) a 3' (modello ottimistico Strava, probabilmente elíte). Il che tutto sommato, con un dislivello di +287 e -287m ripartito in 3 lunghe salite mi sembra abbastanza ragionevole., soprattutto quei 7' di ritardo che mi dà "Strava medio".

I campi in giallo sono i parametri in input. Gli altri sono valori calcolati. Il plot mostra i dati ricavati dal plot fornito da Strava stesso. I risultati sono in verde chiaro.
In futuro vorrei usare direttamente un percorso reale ottenuto dai dati GPX di un percorso. Comunque il risultato è abbastanza realistico nei casi che ho provato.
Posterò qui altri risultati. Che ne pensate?