Fatta!

Bella bella, confermo! E pure molto partecipata: 5000 persone
Partenza dai terminal del Tronchetto, un po' anonimo ma del resto dove le metti così tante persone? Logisticamente invece era decisamente comodo, specie per chi come me è riuscito a prenotare il parcheggio gratuito a pochi metri dallo start.
Partenza in due momenti separati: prima i competitivi alle 21 e dieci minuti dopo i non competitivi.
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Primi 2 km per arrivare a piazzale Roma ed il ponte di Calatrava per poi tuffarsi tra le calli di Venezia. Stazione, subito a sinistra in callette piccoline per andare a finire dietro al Ghetto.
In quelle zone un imbuto incredibile. Essendo appena partiti eravamo ancora tutti assieme, quindi prendevamo tutto lo spazio disponibile in strada, e quando si è arrivati ad un ponticello da fare uno alla volta... il patatrac! Son rimasto in coda quasi un quarto d'ora. Ma fa parte del gioco
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Dopodiché Fondamenta Nuove, Ospedale, San Paolo, Arsenale... stupendo!
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Arrivati ai giardini della biennale il ristoro di metà gara, circa 8,5km.
Da lì il percorso ricalca al contrario buona parte dell'arrivo della maratona. Quindi tutte le rive fino a piazza San Marco, panorama stupendo con tutto il bacino che ti si allarga davanti. Si vedeva punta della Dogana con le lucine delle frontali di chi era più avanti nel percorso, spettacolo!
In piazza abbiamo trovato alcune pozze di acqua alta, poi ancora calli e callette per arrivare al ponte dell'Accademia (il più alto) sopra il canal Grande. La Salute e punta della Dogana, appunto, tuuutte le zattere fino alla Marittima dove, in un paio di km, si ritorna al punto di partenza.
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Che dire, percorso stupendissimo!
I 51 ponti si son fatti sentire, il pavimento duro... anche. Il mio tallone non ha gradito, ma me lo aspettavo.
Ho superato sempre, ma sempre sempre! Partendo da dietro e pure non competitivo c'era da aspettarselo. Tanti la fanno camminando, giustamente.
Quindi nella prima metà tutti intruppati è stato uno scatto continuo, per superare i gruppetti più lenti, per scavalcare il ponte, per riprendere velocità calletta dopo calletta. Devastante
Dai giardini in poi era più largo e si poteva tenere meglio il proprio ritmo, ponte e curve a parte.
Mi ha fatto piacere ripercorrere al contrario l'arrivo della maratona, che mi ha visto in quelle rive per tre volte.
Tantissimi volontari: ad ogni ponte, ad ogni curva con l'acqua a fianco, ad ogni punto in cui il marciapiede ha i gradini verso l'acqua, in ogni luogo in cui bisognava regolare il passaggio insieme agli altri passanti. Ti avvisavano anche delle fontanelle, veramente bravi!
Logistica buona, imbuto a parte. Scarso il ristoro: biscotti ed acqua. Anche il ristoro finale: biscotti, bottiglietta d'acqua, barretta e lattina di birra. Ma questa gara non la si fa per il ristoro.
Bella la maglietta.
Il meteo ci ha graziato visto che erano previste piogge. Ed invece solo vento ma non troppo freddo. Ho sudato tantissimo!
Menzione speciale per un signore che ha corso tenendo come uno zainetto una cassa acustica da concerto, sarà stata almeno 40-50 cm di lato, con musica a tutto volume!
Insomma, una bella festa! Da fare una volta nella vita, senza guardare l'orologio e godendosi Venezia. Che già è bella di suo, di notte è ancora più magica!

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