Ci sono tanti modi per correre. Sorridendo. Sbuffando. Ansimando. Chiacchierando. Ma anche sputando l'anima. Ecco, questo è quello che ho fatto io domenica in Lettonia. Voler fare una Maratona al massimo delle proprie possibilità è una fatica immane. Chi fa altri sport come il padel o lo shopping compulsivo non ha la minima idea di quanto possa essere devastante. E più uno è privo di talento fisico come me, più la strada verso la miglior versione di se stessi è impervia e piena di ostacoli.
La premessa è per dire che dopo 102 allenamenti di corsa, 21 di cross training (pesi, indoor cycling, rowing, stair climbing), una certa attenzione ai dolci troppo dolci, e pure ai salati troppo carbo, sono arrivato dopo oltre cinque mesi di programma (stilato da me medesimo) pronto all'appuntamento: selezionato con cura, studiato e vivisezionato in ogni suo aspetto. Poi si sa, la Maratona è anche la capacità di affrontare gli imprevisti. Per esempio è piovuto tutto il tempo, con insidiose pozze sull'asfalto. Ma mica siamo idrosolubili, noi atleti.
La mia categoria, quella degli stravecchi-ma-non-ancora-del-tutto-decrepiti, è piuttosto competitiva. Sarà che non ci si arrende al passare degli anni, però il mio diciottesimo posto su 109 è soddisfacente. Ho sottostimato il percorso di questa Riga Marathon, i cui saliscendi e i quattro ponti sulla Daugava percorsi sono stati più impattanti del previsto. Non è propriamente la più piatta che esista. Alla fine ho comunque centrato il mio secondo crono di sempre al pari di Vienna 2023, dove in effetti avrei pure fatto 12" meglio, ma non li conto..
I meno tecnici possono saltare senza rimpianti i prossimi due paragrafi, che comprendo siano di noia mortale. Ho chiuso per i curiosi di numeri in 3h33'13. Non sono riuscito ad andare sotto le 3h30' per attaccare il PB di 3h29' ottenuto due anni fa, che alla mia età è come per quella dei cani: il deperimento è una slavina sempre più rapida e inarrestabile. Fino alla Mezza ero in linea, per poi perdere gradualmente nella fase finale, quando invece sarebbe stato il momento di un negative o equal split.
Per i veri maniaci, la mia curva della cadenza - molto indicativa a mio augusto parere - è stata in costante decrescita, invece di mantenersi parallela all'asse delle ascisse. Segnale di un appesantimento del gesto tecnico nei chilometri conclusivi. Non il 'muro', quindi, ma una mancanza di forza propulsiva. Ahimè.
I peggiori sono stati i chilometri dal 38 al 41, per poi registrare una ripresa al 42K. Non ha aiutato l'ultima asperità al 39K. In definitiva, invece di 4'58/km ho corso a 5'02/km totale. Affrontando la gara in modo più conservativo nella prima parte, avrei potuto forse mantenere una riserva di energia per limare un minuto o un minuto e mezzo. Non avrei tuttavia abbattuto le 3h30'.
Tre riflessioni nell'ordine. Ho fatto del mio meglio. Ho le gambe a pezzi. Penso di darmi ai 100 metri. Una volta tirati su dai blocchi - che non è detto ci si riesca sempre ogni volta - di sicuro si arriva in fondo meno provati. Fioccano su internet le massime motivazionali e i pensieri fulminanti sulla corsa. Qualcuno è pure spiritoso. Chi come me ha una base di partenza di infimo livello e ogni metro fatto se lo guadagna, trova invece una sola giustificazione alla balzana idea di dedicarsi alla corsa di endurance: la legge Basaglia.
Lo disse anche Dante: la briscola è molto meglio della Maratona.
La superiorità della briscola sulla Maratona
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Re: La superiorità della briscola sulla Maratona
ahahahah mi hai fatto morire
questa me la rivendo, soprattutto perché è vera

ps bravo! 42 km (+ qualche metro) non sono mai banali
Ultima modifica di shaitan il 20 mag 2025, 11:53, modificato 1 volta in totale.
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Re: La superiorità della briscola sulla Maratona
Verissimo!
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Re: La superiorità della briscola sulla Maratona
Che post meraviglioso!
Ma quali 100mt poi, sicuro ti stai già iscrivendo alla prossima
Complimenti, non solo per la prestazione ma anche per come scrivi
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Re: La superiorità della briscola sulla Maratona
Io mi ci rivedo molto qui
Complimenti per aver concluso la regina. Io quel passo lo sostenevo, tempo fa, sui 10km

E mi ha anche fatto molto ridereChi come me ha una base di partenza di infimo livello e ogni metro fatto se lo guadagna, trova invece una sola giustificazione alla balzana idea di dedicarsi alla corsa di endurance: la legge Basaglia

Complimenti per aver concluso la regina. Io quel passo lo sostenevo, tempo fa, sui 10km
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1km: 4:12 - 5km: 24:44 (08/04/2018) - 10km: 50:39 (08/04/2018) - km max: 16
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Re: La superiorità della briscola sulla Maratona
Bravissimo, post interessante e molto divertente!
Fossi in te, mi darei ai 200 metri. Così, fatti i primi 42 km, recuperi tutto con uno scatto poderoso fino alla linea del traguardo!
Bella gara Riga con medaglie interessanti, ho fatto la mezza 2 anni fa nello stesso contesto
Fossi in te, mi darei ai 200 metri. Così, fatti i primi 42 km, recuperi tutto con uno scatto poderoso fino alla linea del traguardo!

Bella gara Riga con medaglie interessanti, ho fatto la mezza 2 anni fa nello stesso contesto

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10K: 46’05” Copenhagen 18/09/22
21.1K: 1h39’54” Copenhagen 18/09/22
42.2K: 3h53’54” Copenhagen 15/05/22