Riscaldamento climatico: quale futuro per il running?

[Gert]

Care e cari,

Condivido un pensiero che ho avuto in testa nelle ultime due settimane di corse. Mai come quest'anno ho sofferto l'ondata di caldo - forse perché tempestiva. Al di là del rallentamento dei tempi, del tutto fisiologico, mi è capitato per la prima volta di fare questo pensiero: che ne sarà delle corse in estate tra 10 o 20 anni?

Se il trend continua - e mi sembra che l'assoluta inerzia del mondo spinga fortemente in questa direzione - correre in estate sarà progressivamente sempre più difficile.

So bene che rispetto al tema "impatto del cambiamento climatico e della crisi ambientale" è un aspetto molto molto parziale. Da quando sono padre, il futuro del clima mi preoccupa molto, ben al di là del tema "corsa".

In questa sede, visto che abbiamo il running come passione comune, mi chiedo quale impatto avrà - e probabilmente sta già avendo - sulla possibilità di correre in estate. Immagino ci siano già molte persone che rinunciano a correre d'estate non solo alla luce della "sofferenza", ma anche dei potenziali rischi (soprattutto, credo, per persone con problemi particolari). Progressivamente, forse sarà un tema che ci riguarderà tutte e tutti. Se mi immagino a correre tra 20 anni, a 60, con le condizioni climatiche ancora peggiorate, ben faccio un po' fatica.

Vi capita mai di pensarci?

Francesco

[shaitan]

se uno vuole basta andare più piano, riducendo i km, piuttosto facendo run-walk, levando i lavori se non sottoforma di allunghi, fartlek, salite brevi etc

Il problema diventerà preparare le maratone di fine settembre - inizio ottobre (che già ora è molto complicato).

Per le più famose che si basano anche sul fatto di essere veloci (es berlino, chicago, monaco) io ipotizzo in futuro uno slittamento nel calendario anche se ovviamente non sarà facile vista la presenza di altre

[Matt21]

Vivo in Salento e purtroppo la situazione è ogni anno più critica, notti comprese.

In estate mi è chiaramente impossibile fare i lunghi in quanto il percorso che frequento non è illuminato e fare oltre 20k significherebbe partire con il sole ancora troppo alto per poter rientrare prima del buio pesto (quindi concordo con shaitan sulle preparazioni maratone).
Però bene o male il mio kilometraggio mensile (ca. 250 km) sono riuscito a mantenerlo negli ultimi anni, anche in estate.

Anni fa amavo l'estate, ora non vedo l'ora che passi, non ha più senso vivere a queste latitudini in questa stagione.

[andang76]

Penso che sarà un problema secondario rispetto all'impatto sugli altri...
Vedremo in futuro, al momento semplicemente si fa quello che si riesce a fare gestendo il tutto (ritmi inferiori, distanze inferiori, qualche giorno di fermo in più) senza arrivare a sentirsi male. Immagino si farà lo stesso con margini ancora più ridotti.

[ludovico_van]

Nessuno.

[CarloR]

Tralasciando gli impatti importanti, io non ho notato particolari cambiamenti rispetto a 10 anni fa dal lato running. Magari esco una mezzoretta più tardi. Ho sempre sofferto il caldo per cui già a fine aprile riduco il running a favore della bici e delle attività in montagna, ma questo lo faccio da sempre. Un grado in più o in meno non mi cambia molto.
Credo che il vero dramma sarà per gli sciatori e gli sci alpinisti

[Evuelledi]

…due anni fa, dopo una giornata di sci a metà febbraio, ho trovato ristoro al rifugio con.. UN GHIACCIOLO AL LIMONE… ero marcia .

[lentissimo]

Io non corro piu', ma quando correvo lo facevo sempre e solo dopo pranzo, quindi anche con stomaco pieno, record oltre i 40 gradi.
Purtroppo sono ancora vivo.

Quello che veramente soffrivo negli ultimi anni piu' che le temperature in aumento era l'eta' che avanzava. Quello che sopportavo 10 anni fa non lo sopportavo l'altro ieri.

Comunque mi trovo d'accordo con @shaitan

@Evuelledi Meglio i krapfen del Rifugio Friedrich August ... anche se inflazionati ormai.

[Matt21]

Poi c'è il presidente della associazione di cui faccio parte con altri 2-3 pazzi che escono a correre alle 14 da gennaio a dicembre (e nemmeno su percorsi ombreggiati).
Ha una pizzeria quindi la sera lavora fino a tardi e la mattina dorme.
Ma onestamente non so come ci riesca

[Valby]

È un problema ovviamente che trascende tutti gli aspetti compresa la corsa. Secondo me il primo a subire sarà il turismo con gente che abbandonerà luoghi adesso presi di assalto e che ormai per diverse settimane a luglio e agosto sono stabilmente oltre i 37-38 gradi, che rende pericolose o faticose anche attività più semplici della corsa. C'é un trend ad andare via in altri posti, come in nord europa a respirare. Maratone a setembre e ottobre saranno più difficili da preparare, e anche eventi di aprile / maggio diventano impegnativi. Dalle mie parti, in Danimarca, ovviamente la situazione migliora per la corsa, quest'anno abbiamo avuto un inverno mite, non credo abbia mai nevicato...