[DIARIO] L'obenner

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patamoto
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Re: [DIARIO] L'obenner, questo sconosciuto

Messaggio da patamoto »

RAEL70 ha scritto:Patamoto, hai praticamente confermato le mie parole :mrgreen: .

Io non mi sento per nulla un diverso o una specie protetta solo che non riesco ad andare all'andatura degli altri runner, semplice no? :wink:
si, nemmeno io, ma non ti devi vergognare per questo e nemmeno invocare la categoria "protetta" dei runner pesanti, seguendo l'istinto - tipico di noi panzoni - di ammorbidirti la realtà per renderla un poco più accettabile di quello che è (NB: non ci giro tanto intorno perchè il girarci intorno :^o è uno dei motivi per il quale io sono grasso :cry: ).
Prima o poi tanto pesanti non saremo più e allora ci toglieremo qualche soddisfazione :smoked: . Stiamo tutti sulla giusta strada :beer: .

Nel frattempo leggo le tue avventure, visto che le mie non sono molto interessanti (oggi sono andato a correre in palestra e non è successo ASSOLUTAMENTE NULLA DI RILIEVO) :blah:
obiettivo: divertirmi!
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RAEL70
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Re: [DIARIO] L'obenner, questo sconosciuto

Messaggio da RAEL70 »

Grazie Patamoto, io sono con te! :wink:

Se riesco a trovare la CRLI dentro il mio cuore, non mi ferma più nessuno! :rambo:
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RAEL70
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Re: [DIARIO] L'obenner, questo sconosciuto

Messaggio da RAEL70 »

E' passato un weekend con un caldo umido e afoso davvero difficile da sopportare e sperando che da Giovedì la temperatura diminuisca, vi racconto le mie dis(avventure).

Venerdì pomeriggio mi reco alla Villa verso le 18 ma la situazione ambientale è oggettivamente proibitiva (Temperatura circa 31°, percepita 37°, 60% umidità). So perfettamente che non dovrei correre ma visto che il giorno prima avevo riposato e sapendo che l'indomani non avrei avuto alcuna possibilità di uscire non me la sentivo di rimanere inattivo per 3 giorni ergo decido di partire lo stesso.

Inutile dire che la sessione è di breve durata (solo 5 Km) e che non ha ne arte ne parte ma serve solo a mantenermi in attività; troppa umidità, troppo caldo, insomma è servita solo per sgranchire le gambe. :asd2:

Andiamo a domenica mattina...

Mi alzo alle 05:30 perché, al contrario della maggioranza delle volte, decido di andare a correre avendo già fatto colazione; solita reazione gastrointestinale :cacata:, faccio tutto con calma e attendo che ci sia un minimo di luminosità.

Alle 06:45 sono già alla Favorita (ci sono già decine di runner che si stanno riscaldando e/o pronti al riscaldamento) e quindi inizio con il riscaldamento...

Il Sole deve ancora fare capolino e la temperatura è di circa 27° con una umidità superiore al 70%; si sta meglio di venerdì ma ovviamente la situazione andrà rapidamente a peggiorare...

Parto con poco meno di 10 minuti di riscaldamento e sono già totalmente sudato con le braccia completamente bagnate, andiamo bene... :pale:

Prima di raccontare la sessione faccio una sintesi degli obiettivi:
-Obiettivo generale: fare 12 Km (con questo caldo al ritorno sarà davvero dura...);
-Obiettivo teorico: fare il PB sulla distanza (non avrebbe senso dato che l'ho migliorato la settimana scorsa di quasi 8 minuti ma è sempre una motivazione in più che bisogna darsi) ;
-Obiettivo sessione: analizzare l'andamento cardiaco durante l'intera corsa (l'unica vera cosa che m'interessa realmente).

Ovviamente il percorso è identico a quello della settimana scorsa.

Parto volontariamente in modo vivace perché m'interessa il comportamento cardiaco, niente andature, ritmi, tempi e via dicendo.

Primo e secondo chilometro a media record ma non è importante visto che tra poco inizieranno i problemi...

Arrivo al "punto di non ritorno" (cancello Favorita) e stavolta cerco di frenarmi di meno per evitare la crisi che ebbi la settimana scorsa al giro di boa; inizio la discesa e arrivo ai 5 Km con un tempo superiore di 02:30 rispetto al mio PB (5 Km) ma la notizia non mi da nessuna sensazione, quello che percepisco è un maggiore affaticamento cardiaco mentre le gambe proseguono senza troppi intoppi.

Sesto chilometro: siamo quasi al termine della discesa e il tempo è di 00:54 superiore al mio PB (6 Km), in effetti nell'ultimo chilometro sono andato a 6.30/Km e ho recuperato gran parte del ritardo accumulato nella prima parte ma non faccio alcun tipo di calcolo perché la vera sfida è riuscire ad arrivare alla fine.

Settimo chilometro: arrivo alla rotonda di Mondello e il caldo inizia davvero a farsi sentire (prima in discesa il vento mi aiutava molto, adesso sono in pianura e le percezioni sono cambiate nettamente), inoltre l'umidità è davvero altissima (ho entrambi i polsini praticamente bagnati), il tempo è superiore di 01:30 rispetto al mio PB (7 Km) ma è proprio adesso che inizia il bello (cioè il peggio)...

Ottavo chilometro: è iniziata la salita (laddove la settimana scorsa ebbi la crisi e andai, per la maggior parte della distanza, al passo) e nonostante riduca drasticamente il ritmo, non ho le gambe dure e quindi riesco a fare parte della ascesa al piccolo trotto piuttosto che andare al passo, buon segno!

Nono chilometro: siamo in piena salita e ho dovuto andare al passo ma stavolta non per le gambe ma per il fiato (ero davvero stanco e non riuscivo a respirare regolarmente); ormai non ha più senso parlare di tempi/andature ma bisogna solo stringere i denti e andare fino alla fine;

Decimo chilometro: nonostante la crisi cardiaca le gambe rispondono bene e continuano a non essere dure, per il resto non posso far altro che andare con il freno a mano tirato... finalmente arrivo al cancello, prendo il sentiero e do inizio allla parte finale, il caldo ormai si fa sentire notevolmente e il Sole è presente su tutto il Parco...

Undicesimo chilometro: sono sulla pista bianca e non so chi sia più stravolto, io o quell'anziano obeso che venendo verso di me in senso contrario è vestito con un giubbotto a maniche lunghe impermeabile :sbavvvv: ; vorrei dirgli che un idiota puro ma non c'è la faccio e continuo ormai per forza d'inerzia...

Dodicesimo chilometro: entro in Villa e il caldo è spaventoso, l'aria sembra uscire da un phon e l'umidità è qualcosa di non facilmente descrivibile. C'è l'ho fatta anche se il riscontro cronometrico è assolutamente irrilevante.

ASPETTI POSITIVI SESSIONE:
-nessuna crisi muscolare forse dovuto al fatto che ho lasciato le gambe maggiormente libere durante la discesa (e la fase di salita ne ha beneficiato);
-la parte di salita fatta al passo si è ridotta nonostante la crisi cardiaca;
-smaltimento della fatica post-sessione alquanto veloce.

ASPETTI NEGATIVI SESSIONE:
-crisi cardiaca sopraggiunta subito dopo il 7° Km; è vero che il caldo e l'umidità avranno influito negativamente ma è anche vero che l'analisi dell'andamento cardiaco ha confermato qualcosa...

ANALISI ANDAMENTO CARDIACO:
E' palese che il mio cuore è, attualmente, come una autovettura dotata di sole due marce: prima e seconda (molto probabilmente quando ho iniziato a correre possedevo solo la prima anzi no solo la retromarcia). Svolgere il 62% della sessione in zona rossa non è facile per nessuno (e il 30% in zona gialla) e questo spiega gran parte della faccenda, sia attuale che passata.
Ovvio che il fulcro di tutto è qua: altro che "specie protetta", non puoi acquistare velocità (ergo assumere andature più veloci) se vai con una macchina sempre in seconda marcia che, inevitabilmente, prima o poi andrà fuori giri... :asd2: se vuoi andare veloce devi mettere la terza, poi la quarta e infine la quinta ma questi sono rapporti che per adesso non possiedo...

La cosa più importante della giornata però accade nel pomeriggio; senza entrare nei particolari, mi ritrovo a discutere con un medico (il quale mi confessa che corre anche lui solo per diletto) e ne approfitto per parlargli della mia tragicomica avventura podistica facendogli vedere gran parte delle sessioni che ho finora svolto.

Gli parlo delle difficoltà che incontro e lui dopo aver visto e sentito tutto quanto concretamente mi espone i seguenti concetti (riassumo sinteticamente):
-la causa principale della mia poca elasticità cardiaca è dovuta certamente al sovrappeso ma non solo...;
-il mio organismo si è "adattato" (e come dice lui è la cosa peggiore, infortuni a parte, che può capitare ad uno sportivo) ossia il mio corpo (inteso come la fusione di gambe, cuore, polmoni e cervello) appena parte si adatta automaticamente ad una andatura (quella che esso ritiene la migliore in base all'altezza, al peso, alla distribuzione muscolare, alla soglia anaerobica, al livello di allenamento posseduto e al percorso da compiere) e difficilmente (in un certo senso si oppone esso stesso) riesce a migliorare le prestazioni se non si attua una drastica variazione di allenamento;
-va da se che la perdita di peso facilita notevolmente il miglioramento delle prestazioni (lui ha parlato di circa 4 secondi persi/Km per ogni chilo superiore al proprio peso forma) ma oltre a questo debbo necessariamente cambiare allenamento;
-il migliore allenamento che si possa fare per evitare/combattere l'adattamento sono le variazioni di ritmo (sono frustate per il cuore ma, alla lunga, gli fanno bene, molto bene mi ha detto);
-almeno una volta a settimana dovrò dedicare una sessione unicamente alle variazioni di ritmo. Per iniziare mi ha detto di usare come riferimento il tempo e non la distanza: si parte per 2 minuti tenendo la massima andatura possibile (ha tenuto a specificare che anche se ne ho la percezione non sarà mai la massima possibile cui posso tendere perché psicologicamente nessuno riesce a dare il 100% senza confrontarsi con altri avversari), al termine di questo periodo si rallenta facendo jogging per 1 minuto e dopodiché si riparte nuovamente ergo una fase dura 3 minuti (2+1); inizialmente devo fare almeno 10 fasi ma l'optimum sarà quando arriverò alle 15-20 fasi (mi ha detto che ci vorranno almeno 2 mesi);
-quando mi renderò conto che riesco ad uscire da queste variazioni senza andare al reparto di cardiologia :mrgreen: allora dovrò aumentare la durata della fase (3 minuti di corsa + 1.30 minuti di recupero) :afraid:
-i benefici sulle sessioni normali (brevi o lunghe che siano) non tarderanno a farsi vedere... :asd2:

Mi ha detto che debbo fare il test da sforzo cardiopolmonare presso un centro di Medicina dello Sport per avere maggiormente chiara la situazione sui "gas di scarico" :mrgreen:

Beh, è ovvio che adesso mi darò da fare per fare l'esame .

Alla prossima.
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fujiko
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Re: [DIARIO] L'obenner, questo sconosciuto

Messaggio da fujiko »

RAEL70 ha scritto:
Undicesimo chilometro: sono sulla pista bianca e non so chi sia più stravolto, io o quell'anziano obeso che venendo verso di me in senso contrario è vestito con un giubbotto a maniche lunghe impermeabile :sbavvvv: ; vorrei dirgli che un idiota puro ma non c'è la faccio e continuo ormai per forza d'inerzia...
OMG ma che gli passa alla gente per il cervello boh.... :nonzo:

comunque bravo per la tenuta! :rambo:
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Re: [DIARIO] L'obenner, questo sconosciuto

Messaggio da Panormitanus »

ciao RAEL... vedrai che appena saremo in autunno (quello vero) ti sembrerà di volare. Con questo caldo e quasta umidità è difficile andare al limite. Domenica a Palermo c'è stato il Memorial Salvo D'Acquisto ed è stata una tragedia collettiva. Personalmente ho corso a 4'35" al km contro i 4'15"-4'18" che avrei voluto.

Per quanto riguarda le variazioni di ritmo ti consiglio di non farle a tutta e iniziare con variazioni di 1'. Altrimenti rischi di scoppiare e non portare a termine l'allenamento.
SM60
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Re: [DIARIO] L'obenner, questo sconosciuto

Messaggio da Schiccia »

Ciao Real
sei fantastico!! hai una forza di volontà che io me la sogno, ti ammiro molto per questo!!!
Hai il mio completo sostegno, ti seguirò nei prossimi post e non mollare!!!
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francesp
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Re: [DIARIO] L'obenner, questo sconosciuto

Messaggio da francesp »

Intervengo nuovamente perchè leggendo le varie esperienze mi scopro ovviamente vostro tifoso e quando passo da qua come da altri diari simili spero di leggere sempre di miglioramenti e soddisfazioni.

Penso che ognuno di noi dovrebbe incorniciare e appendere sopra il letto la frase di @ patamoto:

"Lo scorso novembre, quando ho ricominciato a tentare di dimagrire, e ho incocciato per sbaglio il running, mi sono reso conto che questo è uno sport che insegna qualcosa, e cioè che le chiacchere stanno a zero.

Se ti alleni fai e progredisci (e dimagrisci), se non ti alleni non migliori (e magari ingrassi pure, e la stessa cosa vale per il cibo). E' uno sport impietoso, sotto questo profilo, soprattutto per noi ciccioni che abbiamo sempre una scusa pronta a giustificare perchè siamo ciccioni. Però Ti costringe a guardarti veramente negli occhi da solo, di autovalutarti, e ti da anche uno scatto di orgoglio."

Non entro in questioni personali che non conosco e non voglio assolutamente giudicare però, ognuno nel limite del possibile, deve OSARE, provare ogni volta a spostare l'asticella un millimetro più avanti.

Quindi buone corse, e spero presto di leggere vostre esperienze sui tread delle gare a cui vi consiglio di partecipare non appena vi sentirete pronti ricordando che tanto su centinaia o migliaia di partecipanti il traguardo lo taglia per primo uno solo ma i vincitori sono molti di più!!!! :thumleft:
Ormai corro solo con la fantasia...
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RAEL70
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Re: [DIARIO] L'obenner, questo sconosciuto

Messaggio da RAEL70 »

Ringrazio tutti per gli interventi, ognuno di voi mi da la forza per andare avanti e tenere duro :wink:

@Fujiko: spero che tu conosca il percorso; la scena è stata agghiacciante: mi trovavo esattamente nel punto in cui inizia (oppure finisce, a seconda del verso di percorrenza) la "pista bianca", subito dopo passata la sbarra della Forestale (in direzione Villa/Stadio delle Palme), io contavo ogni singolo metro che percorrevo perché davvero non ne avevo più (soprattutto fiato) e guardavo perennemente il terreno; all'improvviso vedo comparire un anziano (avrà avuto sicuramente più di sessant'anni, capelli bianchi, panza notevolissima, tutto avvolto in un giubbotto giallo fosforescente a maniche lunghe, pantaloncini corti neri), alzo lo sguardo (mi aveva colpito la fosforescenza del suo giubbotto) e vedo un essere in trance che barcolla, con lo sguardo assente e stravolto che mi guarda, io lo guardo con una espressione a metà strada tra il sorpreso e il disgustato, il tutto condito dal mio essere totalmente esausto (se mi fermavo non sarei più ripartito) e senza alcun briciolo di energia. La scena è durata pochi secondi ma è sembrata un incontro tra spettri ma almeno io non me la sono andata a cercare (è assolutamente da incoscienti vestirsi in questo modo a Palermo con più di 30° di temperatura di prima mattina con una umidità impressionante :asd2: :-# )!

@Panormitanus: si, sapevo di quel Memorial e non mi stupisco di come sia andata: a che ora sono partiti? Io partendo alle 07:00 ho patito il caldo e l'umidità già a partire dalle 07:30. Beh, tu hai avuto una flessione di una ventina di secondi, io qualcosina in più :mrgreen: :wink:. Hai ragione per quanto riguarda le variazioni, in effetti ho dimenticato di scrivere che il medico mi disse che "se ce la facevo" tentavo di fare 2 minuti altrimenti dovevo fare 1 minuto a tutta birra e 1 di corsetta, grazie per il saggio consiglio! :wink:

@Schiccia: troppo buono, così mi fai arrossire seriamente :emb: Io sono l'antitesi del runner, pensa che in discesa ho più affanno di coloro che, in senso inverso, procedono in salita (non scherzo, dico sul serio :wink:). Ti ringrazio davvero per il tuo incitamento, so che da oggi posso contare su un tifoso in più! :thumleft:

@Francesp: grazie per il tuo sostegno, è psicologicamente fondamentale per noi antirunner contare sul supporto dei veri runner, quelli che non ci snobbano o ci trattano come esseri inferiori ma che, al contrario, percepiscono (in modo empatico) tutta la fatica e lo sforzo che compiamo, grazie davvero! :wink: Sul discorso di Patamoto, come ho già scritto, è un concetto vero, reale ma applicabile non solo alla corsa ma praticamente a tutti gli sport: quando, nel calcetto, vedi i tuoi compagni fare avanti e indietro dalla difesa all'attacco e tu vaghi senza meta a centrocampo le chiacchere stanno a zero, quando giochi a pallanuoto e dopo aver fatto uno scatto in attacco non hai più la forza di tornare in difesa e marcare le chiacchere stanno a zero (e l'avversario ti annega senza se e senza ma), quando nel tennis il tuo compagno ti lancia la palla e tu non la prendi mai perché non ci arrivi in tempo le chiacchere stanno a zero, nel Nuoto se alla sesta vasca consecutiva non riesci più a respirare e muovere le braccia le chiacchere stanno a zero...

Semmai la corsa si distingue da tanti altri sport per l'aspetto psicologico; soprattutto il fondo è una prestazione che si dilunga nel tempo (non è velocità che in una trentina di secondi o al massimo in un minuto hai terminato il tuo sforzo) e per tale motivo l'aspetto mentale è fondamentale.

Ricordo ancora (con un pizzico di amorevole nostalgia :love: ) quando facevo nuoto (5 volte alla settimana) e due giorni alla settimana li dedicavo al fondo (ossia 2,5 Km di vasche continue senza mai fermarsi, ovviamente sempre con virata); tu non ci crederai ma nuotare per 1 ora di continuo senza avere contatti con il mondo esterno (io ero specializzato in rana ergo coprivo la distanza eseguendo il mio stile) determinava, inevitabilmente, il fatto che io parlassi con me stesso (ti assicuro che non ero pazzo [-X ), facendo discorsi di qualsiasi tipo, qualunque argomento purché non pensassi a quello che stavo facendo e alla fatica che mi costava) e quindi l'aspetto mentale era fondamentale; sotto questo punto di vista la corsa assomiglia al Nuoto (anche se non riesci ad astrarti come quando procedi sott'acqua) e, per certi versi, questo mi aiuta psicologicamente... :wink:
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Re: [DIARIO] L'obenner, questo sconosciuto

Messaggio da CasalingaDisp »

Ciao Real70
è stato un po doloroso leggere il tuo diario e forse lo è per tutti quelli che con il peso ci lottano (da sempre)
sei determinato e stai raccogliendo un concentrato di buoni consigli che dovresti seguire!!
quindi non scrivere più
RAEL70 ha scritto:@Francesp: grazie per il tuo sostegno, è psicologicamente fondamentale per noi antirunner contare sul supporto dei veri runner
esistono solo RUNNER e tu lo naqui
:D

ed ora ripetiamo insieme a voce alta ...
francesp ha scritto: Penso che ognuno di noi dovrebbe incorniciare e appendere sopra il letto la frase di @ patamoto:

"Lo scorso novembre, quando ho ricominciato a tentare di dimagrire, e ho incocciato per sbaglio il running, mi sono reso conto che questo è uno sport che insegna qualcosa, e cioè che le chiacchere stanno a zero.

Se ti alleni fai e progredisci (e dimagrisci), se non ti alleni non migliori (e magari ingrassi pure, e la stessa cosa vale per il cibo). E' uno sport impietoso, sotto questo profilo, soprattutto per noi ciccioni che abbiamo sempre una scusa pronta a giustificare perchè siamo ciccioni. Però Ti costringe a guardarti veramente negli occhi da solo, di autovalutarti, e ti da anche uno scatto di orgoglio."
Ancora
patamoto ha scritto: Non credo che dovremmo avere timore di giocare nel terreno di gioco dei "grandi" perchè loro sono veloci e noi lenti. Non credo nemmeno che dovremmo impressionarci se qualcuno dei bravi magari ha un sorrisino di sufficenza
per concludere
SteVa72 ha scritto: tutti qui sono lenti per qualcun altro
Se esistesse veramente la costituzione robusta perché nei campi di concentramento tutti erano scheletrici? [Albanesi]
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Re: [DIARIO] L'obenner, questo sconosciuto

Messaggio da fujiko »

Quoto CasalingaDisp qua sopra (a proposito, il mio caffè la mattina snza la lettura dell'aggiornamento del tuo diario NON HA SENSO, dopo passo a salutarti di là) e rispondo a @RAEL: ho presente il punto della "visione", madre madre non oso immaginare. Quest'estate quand'ero giù sono stata tre giorni al paesello di mia madre (Ventimiglia) e ho detto "Dai, che qua mi faccio un bel collinare in libertà"....perfetto...parto alle 12 (cretina) sotto il sole, però non ho avuto problemi....incontro verso le 13 un tizio che conosco (capirai, un buco di paese!) CON L'ANTIPIOGGIA!!!! Io non ho resistito e gli ho urlato "Toglilo o te la cogli compà!"....follia pura.

Comunque sulla questione peso runner antirunner: io pure ho buttato giù una zavorra in circa 7 anni (tipo 25 kg) passando dall'essere presa costantemente per il c**o al sentirmi bene con me stessa. Questo cammino non è iniziato con la corsa che è subentrata solo tre anni fa circa, ma la corsa lo ha consolidato e mi ha resa più forte.

Quindi FORZA! Sei un RUNNER!
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