Sindrome di Haglund (causa di tendinite insopportabile)

[Laetitia]

Buongiorno a tutti!
Da anni non scrivo, ma sono qui per dare un parere e un po' di speranza dall'"alto della mia esperienza"... 9 anni di Haglund al piede destro e 2 interventi chirurgici.
Nel mio caso, gli effetti dell'intervento (aprile 2018 e settembre 2021) sono stati molto a lungo termine. Adesso, a 2 anni e mezzo dal secondo, posso dire che la situazione è migliorata, anche se non credo si risolverà mai del tutto.
Quello che consiglierei di fare subito a chi si trova in questa odiosissima condizione è: stretching, allungamento intensivo del tendine, dopo aver corso ma non solo. Lo yoga per me è un toccasana, e in misura un po' minore, il pilates.
Abbinatelo alla corsa, ovviamente riducendo i km e la frequenza di allenamento, almeno nella fase acuta. Lo yoga dà tanti benefici generali e in questo caso io scelgo spesso lezioni apposta per chi corre, tanto cane a testa in giù e posizioni simili.
Avevo cominciato a sentire male a sinistra, ma al momento sembra rientrato... speriamo bene!
Scrivetemi se avete domande.

Ciao!

[cortomaltese]

io per ora riesco a tenerla a bada eliminando le parti rigide delle scarpe dalle conchiglie dei talloni. ormai ci convivo da anni, e faccio circa 4000 km all'anno di corsa. speriamo che duri

[jackmhae]

Ciao a tutti.
e' il mio primo post - spero di non fare errori di netiquette...
Sono jack da Verona 60 anni. Corro da sempre... avendo avuto un fermo importante dopo un'operazione per Haglund al sx nel 1997 (e fino al 2003), dopo mi sono sfogato... fino ad oggi. Negli ultimi anni lo std erano i 70 km settimanali sempre. Per intenderci, ovviamente se sono costretto rinuncerò alla corsa, ma farò di tutto per evitarlo. Perché da novembre invece l'Haglund al dx, che ho tenuto sotto controllo per almeno un decennio, è diventato acuto, costringendomi al blocco. Sto continuando la diagnosi tra ortopedici ed esami, ma pare proprio che non ci sia altra possibilità che tornare sotto i ferri (sperone di 1,7 cm ed anche lesione di 1,2 cm). L'ortopedico da cui sono andato non ha dubbi sulla necessità di operare (a prescindere dalla corsa, ma fiducioso della ripresa totale). Sentendolo mi è parso che la tecnica proposta sia simile a quella di tanti anni fa (+ terapia PRP). Chiedo se qualcuno ha esperienze di operazioni al TDA recenti e se mi sa dire qualcosa riguardo l'intervento, invasività, ripresa... Al momento sto vagliando ogni possibile scelta per secondi pareri ed operazione, nel tentativo di non lasciare nulla al caso - pur sapendo che ogni caso fa poi storia a sé. Mi scuso ancora per il disturbo. Ogni consiglio è ben accetto!!!

[Hystrix]

Ho spostato il post nel thread corretto

[Trighira]

A due mesi dall'ultimo post nel quale scrivevo che ero tornato a camminare senza fastidio alcuno dopo 4 mesi, sono tornato a corricchiare.
Non posso definirla una corsa, perché per il momento mi fermo a 30'/40'.
Indipendentemente dal ritmo (che siano i 4:30 o i 5:00) dopo 30' sento di non essere a mio agio e di non aver ancora recuperato bene.
Tendo sempre ad avere un po' di fastidio nelle ore successive alla corsa. Il ghiaccio aiuta ma la nota positiva è che il giorno successivo sto meglio.

Oggi sono passati 7 mesi dall'operazione. 13 dall'infortunio in gara (un trauma dovuto ad un fastidio che mi portavo dietro da tempo)
I tempi rispecchiano le previsioni ed anche il percorso affrontato con l'altro piede, operato 4 anni prima.

[forna75]

Ciao a tutti, da ieri sono ufficialmente anch'io dentro al tunnel di Haglund.
Il 2024 è anno da dimenticare: a gennaio rotto menisco, operato ad aprile, ed a fine giugno ho ricominciato a correre, con qualche gara trail a ritmo sempre tranquillo. A metà agosto, corsetta di scarico vicino a casa, ed una fitta tremenda al tallone sinistro mi ha costretto a fermarmi. Da anni ho problemi di infiammazione al tendine d'Achille (mai indagata, ho sempre fatto tanto stretching e ghiaccio, e fino al quel momento era bastato), quindi ho pensato che con un paio di settimane di riposo e ghiaccio passasse tutto. Niente da fare, dopo due mesi il dolore c'è sempre, anche se meno intenso, non ho più corso da allora (a parte un ultratrail da 100 km a metà settembre che ho gestito col Brufen), ed ho fatto una radiografia, consigliata dal fisioterapista che mi segue: ieri la diagnosi, morbo di Haglund.
Sono all'inizio, per cui al momento non ci penso ad un intervento e vedo se riesco a gestire la cosa.
All'inizio (già dal problema al menisco) un po' di frustrazione per lo stop dell'attività c'è stata: adesso sto cercando di far diventare il problema un punto di forza. Ho preparato un programma per l'anno prossimo, in cui farò alcune gare impegnative (faccio praticamente solo ultratrail), allenandomi molto ma quasi mai con la corsa (spinning, nuoto, bici, palestra). Sono molto curioso di vedere se funziona.
Fra qualche mese vedrò come evolve la situazione e valuterò se fare l'intervento o meno, ma più avanti nel tempo (con l'ok dell'ortopedico, ovviamente)

[grantuking]

Cavoli, mi spiace

[forna75]

Negli ultimi venti giorni ho fatto due sedute di onde d'urto, abbastanza doloroso ma il miglioramento è notevole.
Domenica provo a corricchiare ad un piccolo trail di 17 km, dopo un mese e mezzo di stop totale. Vediamo come va..

[cortomaltese]

anche io con un paio di "botte" ogni tanto tiro avanti...spero continui così...

[forna75]

Dopo più di un mese dalle onde d'urto, sono molto soddisfatto, e mi sto convincendo che in modo contenitivo il problema sia gestibile.
Ad inizio Novembre ho fatto una gara da 18 km senza grossi problemi, ed ora anche se non sto praticamente correndo, il dolore è quasi del tutto sparito.

Sono convinto che il merito sia in gran parte delle onde d'urto in primis, ma anche degli esercizi che faccio quasi tutti i giorni e delle applicazioni di ghiaccio.