Mi fa piacere che la pensi come me.

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Caro Mircuz, a me sembra che le cose stiano in modo differente: da precedente esperienza di body-building puntare sulla "velocità" (nel mio caso debbo mettere necessariamente le virgolettemircuz ha scritto:Ciao, correre piano per più tempo o velocemente per un tempo più breve a livello di consumo di calorie si equivale! Sicuramente l'allenamento sul tempo è meno stressante.
Caro Mircuz, non sono un medico dello sport, ne un dietologo ne un fisiologo ma in palestra (sotto la guida di un trainer molto professionale) di cose ne ho imparate (teoria) e viste (pratica).mircuz ha scritto:Ciao, se ti tiferisci alla corsa di durata, diciamo da 5 km in su, in ogni caso brucerai grassi. La scorta di zuccheri è limitatissima e dopo si passa a bruciare grassi. Se fai i 100 metri o altri sport anaerobici il discorso cambia. I centometristi poi sono grossi perché integrano la corsa con la palestra, al giorno d'oggi, infatti un Mennea era abbastanza esile! Correre piano ti permette di bruciare più grassi solo nel momento che allo stesso tempo allunghi di molto il kilometraggio. Altrimenti a parità di km bruci un po' di più correndo veloce. Io comunque, non partendo da situazioni di sovrappeso, non sono mai calato di peso correndo. Se voglio perdere peso devo fare uscite in bici di 4 o 5 ore a medio/alto impegno.
Si, è vero che la scorta degli zuccheri è assolutamente inferiore a quella dei grassi e quindi si esaurisce dopo breve tempo (è quella che consumano abitualmente i velocisti correndo i 400 mt (probabilmente anche gli 800 mt), per distanze più lunghe s'iniziano ad intaccare i grassi perché gli zuccheri non bastano più) ma proprio per questo occorre che l'attività fisica sia il più lunga per possibile (es. per i primi quindici minuti di lento consumo gli zuccheri e poi, FINALMENTE (avendo ancora fiato perché ho corso piano), inizio (piano piano) ad ossidare grassi); se invece corro quindici minuti di buona lena, è presumibile (personalmente è un fatto certo) che non abbia più polmoni per andare avanti ergo debbo fermarmi, risultato: ho consumato solo zuccheri e niente grassi.se ti tiferisci alla corsa di durata, diciamo da 5 km in su, in ogni caso brucerai grassi. La scorta di zuccheri è limitatissima e dopo si passa a bruciare grassi.
I velocisti degli ultimi vent'anni sono molto muscolosi perché ormai non basta più correre i cento metri in dieci secondi per essere considerato di livello mondiale; occorre sprigionare quanta più potenza possibile in un breve lasso di tempo (poco più di 9 secondi di REALE corsa, lasciando perdere i primi decimi di secondo dovuti al tempo di reazione + stacco dai blocchi); per far questo occorre PURA forza muscolare che nel rapporto peso/potenza è tutto a vantaggio della prestazione (così rispondo anche a Milo).I centometristi poi sono grossi perché integrano la corsa con la palestra, al giorno d'oggi, infatti un Mennea era abbastanza esile!
Questo è vero solo per chi è già allenato a correre una certa distanza (diciamo 5.000 mt?) in assoluto relax, senza fiatone, senza pesantezza, badando solo a migliorare la prestazione cronometrica. Per i sovrappeso (e quando utilizzo questo termine parlo di gente dai 20 Kg in su di fardello) riuscire a terminare, stile jogging, 5.000 mt è già un record di cui andare fieri, figurati se si pensa ad aumentare l'andatura...Correre piano ti permette di bruciare più grassi solo nel momento che allo stesso tempo allunghi di molto il kilometraggio
Ovvio, così fosse un qualunque fondista o maratoneta durerebbe solo una stagione (o forse meno)Io comunque, non partendo da situazioni di sovrappeso, non sono mai calato di peso correndo.